Terremoto: Non dimenticate la montagna, enorme emergenza anziani

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MUCCIA (MACERATA). – Ad un mese dal terremoto del 26 e 30 ottobre, “l’emergenza non è finita, l’attenzione mediatica è decisamente diminuita, ma purtroppo non possiamo dire che siano diminuite anche le nostre necessità… anzi aumenta la consapevolezza che la normalità a cui eravamo abituati forse non tornerà più…le nostre vite sono radicalmente cambiate in quei pochi secondi e sarà davvero dura ritornare come eravamo”.

E’ lo sfogo di Nadia Moreni, titolare della farmacia ora inagibile di Muccia, in pieno cento storico diventato zona rossa, e di una parafarmacia nella frazione di Maddalena, dove ha spostato anche l’attività di vendita farmaci con l’autorizzazione del sindaco.

Il suo è anche un appello a “non dimenticare i piccoli Comuni di montagna terremotati. La mia situazione è simile a quella degli abitanti di Pievebovigliana, Pieve Torina, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Ussita…”. La dottoressa Moreni ha acquisito una certa notorietà come la “farmacista con il casco”: subito dopo il sisma è rientrata in farmacia per prelevare i medicinali.

“La mia battaglia continua – spiega -, dormo in garage, ma il mio servizio costante ai clienti, soprattutto in questo momento di maggiore bisogno, è imprescindibile”. Intanto ha ottenuto da Federfarma nazionale “un piccolo container da posizionare nell’area allestita a Muccia e in cui trasferirò l’attività di somministrazione dei farmaci. La stessa area diventerà il nuovo centro del paese, ospitando il municipio, l’ufficio postale, la banca e l’ambulatorio medico”.

Insomma, una combattente, ma nonostante tutto “parlare di normalità è davvero difficile”. Pochi gli sfollati tornati dalla costa, si teme che molti scelgano di trasferirsi definitivamente altrove: “chi per aprire attività commerciali, chi per iscrivere i figli alle scuole di Loreto, Recanati, Civitanova Marche”, anche la scuola dell’infanzia e la primaria hanno ripreso l’attività in sedi alternative.

Una “situazione di incertezza che ci fa sentire abbandonati, anche se il sindaco Mario Baroni sta facendo tutto il possibile”. La farmacista lancia l’allarme anche sull’immensa emergenza degli anziani non autonomi. Molte case di riposo o accoglienza sono state lesionate” e gli ospiti hanno trovato ricoveri di fortuna.

“Mia madre Felicetta – racconta Moreni – ha 90 anni ed è costretta a letto da metà ottobre per una frattura al bacino: prima è stata spostata in una mensa (ormai in disuso) della ditta che stava eseguendo i lavori della Quadrilatero e poi in una struttura attrezzata con un dormitorio e camere più piccole. Ora sta muovendo i primi passi con il girello, non riesce ancora a trovare un tetto sicuro dove poter stare tranquilla”. E come lei “molti altri anziani, i cui parenti hanno la casa lesionata e non possono ospitare i loro cari”.

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