Lega: dopo la lite con Bossi, Salvini anche contro Maroni

Stefano De Grandis/LaPresse26/02/13 Milano, nella foto: Roberto Maroni con Matteo Salvini e Umberto Bossi
Stefano De Grandis/LaPresse26/02/13 Milano, nella foto: Roberto Maroni con Matteo Salvini e Umberto Bossi
Stefano De Grandis/LaPresse26/02/13 Milano, nella foto: Roberto Maroni con Matteo Salvini e Umberto Bossi

MILANO. – Dopo la richiesta di congresso avanzata da Umberto Bossi, convinto che la base della Lega sia “stufa” della linea nazionalista, per Matteo Salvini si è aperto un fronte interno anche con Roberto Maroni. E’ stato lo stesso Salvini, interpellato dai giornalisti durante un volantinaggio a Milano per il NO al referendum, ad accusare il presidente della Regione Lombardia di essersi fatto sostanzialmente “fregare” dal premier Matteo Renzi a pochi giorni dal voto.

“Il Patto per la Lombardia? – ha detto Salvini – Posso solo commentare che Renzi sta vendendo bufale in tutta Italia e sta promettendo gli stessi soldi a tutti. Quando va a Genova dice che sono per i genovesi, quando va a Milano dice che sono per i milanesi, a Bologna per i bolognesi. Ma la gente non è scema”.

Immediata la replica di Maroni: “Mi spiace che Salvini abbia detto queste cose, perché sono soldi veri, risorse certificate e quindi io sono molto soddisfatto per i lombardi”. Dalla parte di Salvini, in un certo senso, il Movimento 5 Stelle: “Scopre l’acqua calda”, ha ironizzato la capogruppo regionale, Iolanda Nanni. A sostegno di Maroni è intervenuto invece proprio il capo del Governo, che in un’intervista a Radio Lombardia ha parlato di un Patto fatto nell’interesse dei cittadini.

Secondo Renzi, “l’atteggiamento di Salvini è incomprensibile, ma – ha aggiunto – credo che abbia a che fare con polemiche interne alla Lega”.

La polemica a distanza con i due suoi predecessori, quelli che hanno fatto la Lega, ha costretto Salvini ad aprire di fatto la stagione congressuale, dove si confronteranno due linee: la sua a trazione nazionale e quella di Bossi-Maroni tradizionale nordista. Ma senza particolare preoccupazione da parte del diretto interessato. “Non ho alcun dubbio – ha detto il Salvini ai giornalisti – su come si esprimano il 99% dei militanti della Lega che vedo nelle piazze. Prima però pensiamo al referendum. Poi la Lega farà quello che deve fare e crescerà senza problemi”.

(di Alessandro Franzi/ANSA)

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