L’ultima eredità di Obama, la disoccupazione mai così bassa da nove anni

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NEW YORK. – E’ una delle ultime eredità lasciate da Barack Obama. La disoccupazione negli Stati Uniti crolla al 4,6%, tornando ai livelli ante crisi: mai così bassa, infatti, dall’agosto del 2007. Un exploit che apre definitivamente la strada all’aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, quasi certamente già nella riunione di fine anno, il 13 e 14 dicembre. Del resto gli ultimi dati sul mercato del lavoro indicano come a novembre l’economia americana abbia creato altri 178 mila posti. E dal 2010 – sottolinea la Casa Bianca – sono 15,6 milioni i nuovi assunti.

Con buona pace di Donald Trump che ha costruito la sua vittoria criticando aspramente le politiche di sviluppo del presidente uscente. Anche se il tycoon è riuscito a intercettare il voto di tante persone e famiglie che finora sono rimaste escluse dai benefici della ripresa.

Ai numeri sul lavoro si aggiunge poi una striscia di altri numeri positivi che hanno caratterizzato l’ultima settimana. Come quello sul Pil, cresciuto del 3,2% nel terzo trimestre del 2016, o quello sul prezzo delle case, salito del 5,1%, passando per le vendite nel settore dell’auto aumentate del 3,7%.

Tutti indicatori di una ripresa solida e di un’economia statunitense che, pur col freno a mano ancora tirato, continua svolgere il ruolo di locomotiva tra i Paesi occidentali. Ecco allora che tra i membri del board della Fed, guidati da Janet Yellen, non dovrebbero esserci più indugi nel procedere a quella stretta da tanto tempo attesa, per proseguire quel cammino di normalizzazione dopo gli anni delle misure straordinarie seguite alla grande recessione.

E se Wall Street non brinda come ci si sarebbe dovuto attendere dopo un dato sulla disoccupazione così eclatante (dal 4,9% al 4,6% in un mese) è solo per le incertezze che inquietano i mercati internazionali, alcune delle quali legate anche all’esito del referendum in Italia.

Ma gli analisti spiegano anche che dietro al drastico calo del tasso di disoccupazione c’è anche un declino della forza lavoro, con meno gente alla ricerca di un posto, o perché vi rinuncia o perché si ritira. Un altro dato deludente è quello della paga oraria media, calata a novembre del 3% a 25,89 dollari.

Ecco dove gran parte degli americani non riesce ancora a percepire il miglioramento in atto dell’economia.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)

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