Continua la tendenza al rialzo del mercato immobiliare italiano

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ROMA. – Continua la tendenza al rialzo del mercato immobiliare italiano, che nel terzo trimestre del 2016 registra un +17,8%: da giugno a settembre sono passati di mano 265.323 immobili con una crescita che, se lievemente rallentata rispetto al trimestre precedente (era il 21,8% nel secondo trimestre), beneficia ancora di prezzi bassi e di basso costo del denaro.

E’ la fotografia che emerge dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate relativa al periodo giugno-settembre. Scendono inoltre i tempi di vendita mentre per il residenziale aumenta ancora la percentuale degli acquisti finanziati da un mutuo, che sono ormai l’80%.

A trainare il mercato, stavolta, non più le abitazioni ma capannoni, uffici e negozi che sono stati protagonisti degli aumenti più sensibili: l’aumento del terziario raggiunge quota +31,1%, oltre il doppio rispetto al trimestre precedente, il commerciale passa da +12,9% a +23,3%, il residenziale segna un aumento del 17,4%.

Il produttivo guadagna un buon 24,5%. Anche il mercato delle abitazioni, comunque, continua a crescere in tutte le aree del Paese ed il Nord fa da traino, con un incremento pari al 22,3%, mentre il Centro e il Sud si assestano rispettivamente a +15,2% e +10%.

Inoltre, in questo trimestre la crescita è stata superiore nei Comuni non capoluogo (+17,9%) rispetto ai capoluoghi (+16,4%). Genova domina tra le grandi città con una crescita pari al 25%; seguono Milano (+23,9%), Bologna (+21,5%), Torino (+20,4%) e Firenze (+13,3%). Una crescita più contenuta caratterizza, invece, il mercato residenziale di Napoli (+2,4%), Palermo (+5,8%) e Roma (+8,9%).

La tendenza ad un ritorno al sereno sul mercato della casa è confermata anche in prospettiva, almeno secondo quanto emerge dal sondaggio congiunturale sul mercato residenziale: il margine medio di sconto sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore si è ridotto al 13% ed il tempo medio tra l’affidamento del mandato e la vendita scende a 8,9 mesi. Nell’orizzonte di medio termine (ovvero 2 anni), infine, le aspettative degli agenti immobiliari si consolidano su valori ampiamente positivi, con un saldo che si attesta a 35,3 punti percentuali.

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