Frena l’occupazione, forza lavoro sempre più vecchia

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ROMA. – Battuta d’arresto per l’occupazione nel terzo trimestre 2016 dopo cinque trimestri consecutivi di crescita: nel periodo – secondo l’indagine Istat sul mercato del lavoro – gli occupati sono diminuiti di 14.000 unità sul trimestre precedente e sono aumentati di 239.000 unità sullo stesso periodo del 2015.

Prosegue invece il trend di invecchiamento della forza lavoro. A causa dell’effetto demografico e dell’aumento dei requisiti per l’accesso alla pensione tra gli occupati crescono gli ultracinquantenni e diminuiscono gli under 35. Negli ultimi vent’anni le persone al lavoro con meno di 35 anni sono diminuite di quasi 3,3 milioni di unità (da 8,4 milioni a 5,1 milioni), mentre quelle con più di 50 anni sono cresciute di 3,5 milioni (da 4,3 a 7,8 milioni). Il dato è l’effetto del cambiamento demografico (-24,8% la popolazione tra i 15 e i 34 anni) ma anche dell’innalzamento dei livelli di istruzione che ha ritardato l’entrata nel mercato del lavoro.

Il calo degli occupati sul trimestre precedente è dovuto alla riduzione degli indipendenti (-80.000, -1,5%) mentre i dipendenti continuano a crescere seppur a ritmo meno sostenuto (+66.000, +0,4%). L’aumento tendenziale (+239.000) è il risultato di una crescita di 314.000 unità tra i lavoratori dipendenti e una riduzione di 75.000 unità tra gli indipendenti.

Il tasso di disoccupazione nel terzo trimestre 2016 è rimasto stabile all’11,6% rispetto al secondo, mentre è aumentato di 0,4 punti rispetto al terzo trimestre 2015 cui si associa la riduzione dell’inattività (-1,2 punti in un anno). I disoccupati sono aumentati di 132.000 unità mentre il numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è diminuito di 528.000 unità.

Nel terzo trimestre gli occupati al netto degli effetti stagionali erano 22.775.000 (22,88 milioni il dato grezzo) mentre i disoccupati sono tornati a sfiorare i tre milioni (2.987.000). Il tasso di occupazione era al 57,3%, invariato sul trimestre precedente e in aumento di 0,8 punti sul terzo trimestre 2015.

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni nel terzo trimestre 2016 è risalito al 37,5% dal 36,8% del secondo mentre è diminuito di 1,8 punti (era al 39,3%) rispetto a un anno prima. La percentuale dei giovani occupati (dati destagionalizzati) è diminuita su base congiunturale dal 16,9 del secondo trimestre al 16,5% del terzo (era 15,9% nel terzo trimestre 2015).

Su base annua l’aumento degli occupati (dati grezzi) riguarda in misura maggiore le donne (+189.000) e la fascia di età più anziana (+344.000 gli over 50) mentre per coloro che hanno tra i 15 e i 34 anni si è registrata una riduzione di 29.000 unità. La crescita dell’occupazione registrata negli ultimi anni ha ridotto l’effetto scoraggiamento con un calo di 198.000 unità tra coloro che non cercavano lavoro convinti di non poterlo trovare.

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