CARACAS – Il presidente del Parlamento, Henry Ramos Allup, è stato tassativo nell’affermare che “oramai il dialogo non è piú possibile, è morto” poichè non ha dato i risultati sperati. Il numero 1 dell’Assemblea Nazionale considera che è inutile che si insista sull’argomento.
– E’ meglio che ognuno prosegua per la sua via – ha detto il parlamentare a Vladimir Villegas, nel corso del programma televisivo “Vladimir a la 1”-. Il governo segua la sua strada e l’Opposizione riprenda la sua agenda democratica.
Ramos Allup, quindi, ha assicurato che Acción Democrática non parteciperá al dialogo promosso da Unasud con l’accompagnamento del Vaticano e ha sottolineato che mentre l’Opposizione ha rispettato gli accordi presi il governo non ha fatto altrettanto.
I mediatori, con l’accompagnamento del Vaticano, hanno chiesto al Governo e all’Opposizione un ulteriore sforzo e di partecipare all’incontro fissato per il 13 gennaio ma, come giá accaduto il 6 dicembre, l’Opposizione condiziona la partecipazione al rispetto del Parlamento nelle sue funzioni e alla liberazione dei prigionieri politici.
Sempre nel programma televisivo, trasmesso dal canale “all news” “Globovisión”, Henry Ramos Allup ha assicurato che la nuova Giunta Direttiva dell’Assemblea Nazionale, che dal 5 gennaio sarà presieduta da Julio Borges, non mancherà al proprio dovere istituzionale.
– Julio Borges dovrà affrontare gli stessi problemi che abbiamo affrontato noi – ha detto – ma troverà giá un cammino tracciato.
Il prossimo appuntamento del Parlamento sarà il processo politico al presidente della Repubblica, Nicolás Maduro nonostante i parlamentari del “chavismo” ed esponenti del governo ritengono che un processo politico al capo dello Stato non è contemplato dalla Costituzione né è prerogativa del Parlamento.
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– La figura del processo politico al presidente della Repubblica – ha affermato il Sindaco del Municipio Libertador, Jorge Rodríguez – è inconstituzionale. E poi l’Opposizione, oggi, non gode piú delle simpatie della piazza.
Jorge Rodríguez, quindi, ha assicurato che il Governo non abbandonerá il dialogo.
– Ribadiamo quanto giá affermato durante il dialogo con l’Opposizione – ha detto -. Se il Parlamento vuole continuare a disobbedire alla Corte è libero di farlo. Ma sia ben chiaro che sono i Tribunali a stabilire i meccanismi per far rispettare le regole.