L’Ue apre le porte a Cuba

BRUXELLES. – La Ue apre le porte a Cuba. L’alto rappresentante per la politica estera europea ha firmato con il ministro degli esteri cubano, Bruno Rodriguez Parrilla, il primo accordo di dialogo politico e cooperazione, che apre il rapporto di partnership tra Ue e Cuba e normalizza il rapporto 20 anni dopo la “posizione comune” europea di chiusura, presa dal Consiglio europeo nel 1996 su proposta della Spagna di Aznar.

Una firma, che potrebbe creare divergenze tra Europa e Stati Uniti, dove Donald Trump ha annunciato di ribaltare la politica di apertura verso L’Avana inaugurata l’estate scorsa da Barack Obama. “Questo è un giorno storico: abbiamo voltato pagina. Da oggi e insieme un nuovo capitolo” ha affermato Mogherini.

Che poi, ricordando che l’accordo è arrivato a conclusione di “un lungo processo” di riavvicinamento, ha sottolineato: “Gli sviluppi a Washington non influenzeranno in alcun modo la relazione tra la Ue e Cuba. I legami tra l’Europa e Cuba sono profondi”.

Ha anche evidenziato che oggi la Ue “ha sollevato la preoccupazione per gli effetti extraterritoriali delle sanzioni Usa” aggiungendo che “è intenzione della Ue continuare così perché crediamo che questo non vada solo a beneficio di Cuba e di tutti i suoi cittadini, ma soprattutto perché affrontare questa questione è interesse degli europei”.

Un modo per dire che l’Europa non accetterà che il blocco americano possa annacquare la portata dell’accordo di apertura della partnership, che punta a sostenere lo sviluppo economico dell’isola assieme alla promozione dei diritti umani.

Timori, quelli verso la politica di Trump, espressi dal ministro cubano osservando che “un ostacolo alla relazione commerciale tra Ue e Cuba” potrebbe essere proprio il blocco americano. “Dobbiamo vedere come svilupperà la situazione. Da parte nostra speriamo molto che il rapporto tra Ue e Cuba continuerà a crescere a beneficio di entrambe le parti”.

Secondo il regime cubano, i 55 anni di embargo sono costati all’economia dell’isola 125,9 miliardi di dollari, dei quali 4,6 mld solo lo scorso anno. Il negoziato per l’accordo che è stato formalmente firmato adesso e che resta osteggiato dall’opposizione cubana, è cominciato nell’aprile 2014 ed era stato siglato l’11 marzo scorso.

Per avere pieno effetto dovrà essere ratificato dai parlamenti nazionali dei 28 stati membri europei, ma nell’attesa la Ue ha deciso la piena entrata in vigore immediata a titolo provvisorio.

(di Marco Galdi/ANSA)

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