Venezuela, il commercio non accetta più banconote da 100 bs.

I piccoli commercianti non accettano piú la banconota da 100 bs
Il commercio non accetta le banconote da 100 bs.

CARACAS – Come era nelle previsioni, i piccoli commercianti, nonostante il provvedimento del presidente Maduro preveda che le banconote da 100 bs siano ritirate dal mercato nelle 72 ore successive la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, hanno deciso di non accettare piú la cartamoneta fin d’ora. E’ una maniera comprensibile per evitare”brutte sorprese” e di avere in mano denaro senza alcun valore.

I consumatori, a causa della festività stabilita dal calendario bancario, hanno cercato nei negozi il loro salvagente. Ma la stragrande maggioranza del commercio si è rifiutata di accettare la banconota che in poche ore sarà fuori corso. Solo le grosse catene farmaceutiche, i grandi supermarket e le franchigie dei fast-food l’hanno accettate. Anzi, hanno visto incrementare le loro vendita. Infatti, i consumatori, che giorni fa avevano fatto la fila in banca per riscuotere denaro in contante e pagare cash le spese onde evitare i ritardi che in questi giorni caratterizzano le operazioni elettroniche, hanno preferito acquistare qualunque prodotto, anche superfluo e fuori dalla lista delle priorità, pur di non restare con banconote da 100 bs trasformate in “carta straccia” dall’improvviso decreto presidenziale.

Il presidente Maduro, infatti, ha ordinato che i biglietti da 100 bs siano ritirati dalla circolazione entro mercoledì prossimo. E’ stata, questa, una mossa a sorpresa e senza precedenti giustificata, a detta del capo dello Stato, dalla necessità di “frenare le mafie che fanno affari con la nostra moneta alla frontiera”.
Il presidente della Repubblica, durante il suo programma “En Contacto con Maduro”, ha annunciato la decisione e denunciato l’esistenza di “una potente organizzazione criminale internazionale” che farebbe affari con la moneta venezuelana. Il capo dello Stato ha poi informato d’aver ordinato alle forze di sicurezza che si chiudano totalmente le frontiere, per evitare che le banconote messe fuori circolazione tornino al paese. Notizia questa smentita indirettamente dal Governatore dello Stato Táchira, Vielma Mora, che ha assicurato che, “indubiamente si stanno prendendo provvedimeti molto severi, ma ció non vuol dire che la frontiera sia stata chiusa”.

Il ministro degli Interni, dal canto suo, ha precisato che i “biglietto da 100bs sono portati a paesi europei come Svizzera, Polonia, Spagna, per essere depositati in grandi magazzini in attesa del loro rimpatrio una volta avvenuto un cambio di governo.

Il ministro ha precisato, confermando quanto era stato detto dal capo dello Stato durante il programa “En contacto con Maduro”, che allestero vi sono circa 300 miliardi di bolívares in banconote da 100 bs.

Il ministro ha anche precisato che numerose On sono state contrattate dal Dipartimento del Tesoro, con lo scopo di portara denaro all’estero e asfissiare l’economia. Il ministro ha anche precisato c’è chi paga da 0,80 a 1,30 dollari per ogni banconota. Ha quindi assicurato che da martedì, gli organismi dello Stato saranno incaricati del la sicurezza del sistema bancario nazionale.