Lo Zamora di Stifano si laurea campione del Venezuela

CARACAS – La corazzata Zamora capitanata dall’italo-venezuelano Francesco Stifano ha raggiunto la meta stabilita ad inizio stagione: quella di cucirsi sulla maglietta la Estrella (lo Scudetto). Nella gara di ritorno della finale scudetto disputata nello stadio Pachencho Romero di Maracaibo, i bianconeri di Barinas si sono imposti per 1-2 (stesso risultato della dara d’andata). A scrivere il proprio nome sul tabellone luminoso del recinto marabino ci hanno pensato Richard Blanco (50’) e César Martínez (59’) che hanno ribaltato il momentaneo vantaggio dei padroni di casa.

La gara era iniziata con un Zamora con il piede sull’acceleratore che dopo pochi giri di lancette ha colpito due traverse con Soteldo e Blanco. Poi la formazione allenata da César Marcano è salita in cattedra ed ha trovato il gol con l’argentino Unrein (18’). Durante la prima frazione di gioco i marabini hanno sfiorato in un paio di occasioni il colpo del ko. Si va al riposo sull’1-0: con questo risultato i padroni di casa sarebbero campioni.

Ma durante l’intervallo, il tecnico di origine campana è riuscito a dare quella scossa che ha permesso la svolta della gara. “Ho parlato con i miei giocatori nello spogliatoio dicendogli che non c’era un domani, che dovevano fare un ultimo sforzo e lo hanno fatto alla perfezione” ha dichiarato Stifano a fine gara.

Nei secondi 45 minuti, lo Zamora è sceso in campo con la stessa grinta e tenacia che gli hanno permesso di vincere il Torneo Adecuación 2015 e Torneo Apertura 2016. Blanco e Martínez sono stati i cecchini che hanno mattato i sogni di gloria dello Zulia. In questa frazione di gioco c’è stata una sola squadra in campo: lo Zamora. I neroazurri possono recriminare di aver mandato alle ortiche il possibile gol del 2-2 quando l’italo-venezuelano Jefferson Savarino ha fallito un calcio di rigore al 78′.

La formazione allenata da Francesco Stifano si è cucita sulla maglietta la terza stella grazie ad un globale di 42. Lo Zamora può vantare l’invidiabile primato di tre scudetti conquistati sempre in trasferta: Puerto La Cruz (2013 e 2014) e Maracaibo (2016). Le prime due stelle sono arrivate sotto la guida tecnica di Noel Sanvicente che aveva come assistente l’italo-venezuelano Maurizio Lazzaro.

Prima di affrontare la finale scudetto, la furia llanera era rimasta ai box durante sei settimane. Il motivo? Dopo una prestazione al di sotto delle aspettative nel Torneo Clausura 2016, la squadra di Stifano non si è qualificata per l’Octagonal ed ha dovuto attendere la rivale della finale davanti alla televisione. Ma sembra che questa sosta sia servita per oliare al meglio questa macchina da guerra che ha fatto tremare tutti nel Torneo Apertura 2016.

“E’ stato un anno e mezzo storico. Abbiamo vinto due tornei corti (Adecuación 2015 ed Apertura 2016, ndr), siamo arrivati lontano nella Coppa Suramericana e a questo periodo magico aggiungiamo adesso anche la Estrella. Non ci sono parole per descrivere questo risultato” sono state le prime parole del tecnico di origine campana dopo il triplice fischio dell’arbitro Soto.

Nonostante la giovane età, il mister nato a Caracas 37 anni fa ha già messo in bacheca diversi trofei di campione: Sub 17 (Real Esppor), Sub20 (Real Esppor), Segunda División (Portuguesa), Adecuación 2015 (Zamora), Apertura 2015 (Zamora) e Torneo Absoluto 2016 (Zamora). I tifosi bianconeri sognano e sperano che questo palmares continui ad arricchirsi.

(Fioravante De Simone)

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