Eurogruppo, linea dura con Tsipras e ritira le misure sul debito

Alexis Tsipras, Primo ministro della Grecia.

BRUXELLES. – L’Eurogruppo ha nuovamente scelto la linea dura con Alexis Tsipras. Dopo le misure a favore dei pensionati annunciate dal premier una settimana fa, il malumore di alcuni partner europei, preoccupati che ci si stesse allontanando dal programma concordato, ha portato l’Eurogruppo a sospendere le misure sull’alleggerimento del debito. Una decisione repentina che fa fare retromarcia a quanto approvato a Bruxelles il 5 dicembre dagli stessi ministri dell’economia della zona euro, convinti allora di poter cominciare a dare sollievo ad Atene per il suo debito.

Ma il cambio di rotta del Governo, soltanto tre giorni dopo l’apertura dell’Eurogruppo, non è piaciuto. Soprattutto alla Germania, da sempre la più restia alle misure taglia-debito. E così, con uno scarno comunicato del portavoce del presidente Dijsselbloem, i ministri dell’economia dell’Eurozona si rimangiano la parola, così come Tsipras si era rimangiato la promessa di destinare il surplus alla riduzione del debito, utilizzandolo invece per misure non concordate con la nuova Troika.

“Le istituzioni hanno concluso che le azioni del Governo greco non sono in linea con gli accordi, anche alcuni Stati la pensano così e quindi per ora non c’è unanimità per attuare le misure a breve termine sull’alleggerimento del debito”, si legge nel comunicato. Tre giorni dopo essersi assicurato le prime e tanto attese misure sul debito,

Tsipras aveva annunciato in tv che il governo spenderà 617 milioni di euro in ‘una tantum’ a 1,6 milioni di pensionati che guadagnano meno di 850 euro al mese. Inoltre, aveva anche detto che non scatterà l’aumento dell’Iva per le isole del nord Egeo più colpite dalla crisi dei migranti.

La ‘ritorsione’ dell’Eurogruppo fa fare un balzo indietro al terzo salvataggio greco, che si trova di nuovo a rischio e con un Governo che sembra sempre più in difficoltà. Anche l’ingresso del Fmi nel piano di aiuti è tutt’altro che certo: prosegue infatti la battaglia con Ue-Bce-Esm sulle misure di austerità che il Fondo ritiene controproducenti in questo momento.

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