Accordo tra il Viminale e l’Anci sulla distribuzione dei migranti

ROMA. – Dopo mesi di confronto, è stato raggiunto, in un incontro tra il neoministro dell’Interno Marco Minniti e gli esponenti dell’Anci, l’accordo su Piano nazionale di riparto dei migranti sul territorio nazionale. Al Tavolo di coordinamento nazionale, oltre ai rappresentanti dei Comuni, erano presenti esponenti delle Province, delle Regioni, dell’Unhcr, dell’Oim e delle organizzazioni non governative impegnate sui temi delle migrazioni e dei rifugiati.

Il Piano vuole essere lo strumento per la gestione del fenomeno complesso dell’immigrazione e si fonda su alcuni principi cardine: la proporzionalità dell’accoglienza dei migranti rispetto alla popolazione residente che, in linea di massima, si attesta su circa 2,5 posti di accoglienza ogni 1.000 residenti con i necessari correttivi per i piccoli Comuni e i Comuni capoluogo sedi delle città metropolitane e le zone terremotate; il coinvolgimento dei prefetti e delle istituzioni locali affinché i territori che accolgono siano esclusi da gare finalizzate ad acquisire strutture.

I Comuni che aderiscono alla rete Sprar saranno, come da direttiva del Viminale emanata nell’ottobre scorso, salvaguardati da ulteriori invii; il progetto è fondato sulla volontaria adesione delle Amministrazioni e presuppone il coinvolgimento – sulla base dell’Intesa della Conferenza Unificata del 10 luglio 2014 – delle Regioni che incontreranno il Ministro dell’interno nelle prossime settimane.

A disposizione dei Comuni che aderiranno sono previsti incentivi di natura economica e, soprattutto, la garanzia di una proporzionalità delle presenze rispetto alla popolazione residente in un percorso che rende i sindaci protagonisti delle scelte di programmazione del proprio territorio.

“Il Piano permetterà una distribuzione equilibrata dei migranti sul territorio nazionale – hanno detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro e il delegato Immigrazione Anci e sindaco di Prato, Matteo Biffoni – attraverso l’adesione volontaria dei Comuni alla rete Sprar. Un’occasione per gli stessi Comuni per evitare invii di migranti in maniera massiva e non condivisa, ottenendo anche degli incentivi di natura economica”.

Per l’attuazione serve un ulteriore un passaggio alla Conferenza Stato Regioni, e comunque l’applicazione “sarà graduale, passando anche per incontri con i territori. Oggi abbiamo chiesto inoltre che anche la prima accoglienza sia fatta con lo stesso criterio cercando di distribuire sulla base delle quote regionali che rimangono valide”, ha spiegato Decaro.

E oggi è arrivata ai sindaci anche una lettera inviata da Papa Francesco, all’indomani della due giorni di summit dei primi cittadini di tutto il mondo sull’immigrazione, organizzata in Vaticano dalla Pontificia Accademia delle Scienze il 9 e 10 dicembre.

“Le esprimo la mia ammirazione e la mia gratitudine per il suo operato intelligente e coraggioso a favore dei nostri fratelli e sorelle rifugiati. La mia porta sarà sempre aperta per lei e per questa nuova rete” di sindaci, scrive tra l’altro il Pontefice.

“Mentre chiedo al Signore di non abbandonarla mai, sopratutto in questo momento difficile, la accompagno con riconoscenza ed affetto. Non si dimentichi di pregare per me o, se non prega, le chiedo che mi pensi bene e mi mandi ‘buona onda’”, scrive in un altro passaggio papa Bergoglio.

Una grande emozione, grazie per l’invito. “Una grande emozione, un grande invito. A presto e ‘buona onda’!, ha risposto su twitter il sindaco di Roma Virginia Raggi. Anche il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci e sindaco di Catania, Enzo Bianco, si è detto “emozionato” per la missiva.

(di Valentina Roncati/ANSA)

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