Bufera su Yahoo. Hackerati Casa Bianca, 007 ed Fbi

WASHINGTON. – Indirizzi ufficiali che fanno capo a membri dello staff della Casa Bianca, a deputati e loro collaboratori, agenti dell’Fbi, della Cia e dell’Nsa, militari, diplomatici. Fin a lì si estende, come una macchia d’olio incontrollabile, il danno potenziale della cyber-intrusione con pochi precedenti di cui Yahoo è rimasta vittima.

E che lancia ancora una volta l’allarme, altissimo negli Usa, circa i gravi rischi per la sicurezza nazionale, con il panico che sconfina fino a mettere a repentaglio l’accordo per l’acquisto di Yahoo da parte di Verizon, e il contraccolpo in borsa che ciò comporta. Col titolo del gruppo di Sunnyvale che a Wall Street arriva a perdere quasi il 5%.

Il cyber-attacco che risale all’agosto del 2013 coinvolge circa un miliardo di vittime, il doppio rispetto al numero degli utenti interessati da un simile precedente episodio che Yahoo aveva rivelato già a settembre. La novità emersa riguarda però gli oltre 150 mila dipendenti dell’amministrazione americana che ne risultano coinvolti. Questi avevano indicato il loro indirizzo ufficiale tra le informazioni di back up per l’indirizzo privato Yahoo.

Così sono finiti nelle mani dei cyber-criminali generalità, password, numeri di telefono, indirizzi email e tutti i dati salvati in backup. Informazioni che – è questo l’allarme dell’intelligence – potrebbero essere adesso nella mani dei servizi di Paesi stranieri.

In particolare – spiegano i media – tra le vittime del cyber-attacchi ci sarebbero membri attuali e passati dello staff della Casa Bianca, del Congresso e i loro assistenti, agenti dell’Fbi, 007 della Nsa e della Cia, responsabili dell’ufficio del Director of National Intelligence (Dni) che coordina tutte le agenzie di spionaggio Usa.

Colpiti anche gli account di ufficiali di tutte i settori delle forze armate. Nel mirino degli hacker anche diplomatici ed ex diplomatici del Dipartimento di stato in servizio in Pakistan e in Siria. La Casa Bianca interpellata a riguardo si limita a informare che su quanto accaduto sta adesso indagando l’Fbi, è chiaro tuttavia che anche a Washington si accusa il colpo.

I rischi più immediati viaggiano sull’asse Silicon Valley-New York. E’ emerso infatti che Verizon starebbe considerando di tirarsi indietro dall’accordo per l’acquisto di Yahoo. L’intesa siglata tra il colosso Usa delle tlc e il gruppo guidato da Marissa Mayer vale circa 4,8 miliardi di dollari ma a questo punto pare sia diventato praticamente ovvio rivederla, se è vero che – come riferiscono alcuni media specializzati – oltre ad una uscita dall’accordo con Yahoo, Verizon starebbe valutando anche un ‘mega-sconto’ sul prezzo di acquisto delle attività ‘core’ del colosso informatico.

Insomma, si torna a trattare. E ciò manda in tilt il titolo: Yahoo è infatti in caduta libera a Wall Street con le azioni che sono arrivate a perdere il 4,83%.

(di Anna Lisa Rapanà/ANSA)

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