Paratie Como: il sindaco, ho agito per il bene della città

(ANSA) – COMO, 16 DIC – Avrebbe affermato di avere agito per il bene della città, per sbloccare un cantiere altrimenti destinato a rimanere fermo, come peraltro lo è ora. Questa, in estrema sintesi, la linea di difesa del sindaco di Como Mario Lucini, interrogato per nove ore ieri dal Pm Pasquale Addesso che conduce l’inchiesta sul cantiere della paratie, un’opera pubblica ferma da otto anni e che l’amministrazione Lucini quattro anni fa tento’ invano di sbloccare. In sostanza al sindaco, indagato per turbativa d’asta e reati edilizi, e ai due dirigenti comunali già sotto processo, la procura contesta non solo di non avere liquidato l’azienda appaltatrice, la Sacaim di Venezia, che già si era dimostrata inadempiente, ma di avere intrapreso procedure irregolari per far sì che continuasse i lavori. Una linea, quella della procura, che ricalca il parere espresso più di un anno fa dall’autorità anticorruzione.