Calcio venezuelano: un pizzico d’italianità nella straordinaria cavalcata dello Zamora

CARACAS – Da diversi anni c’é una formazione che sta ampliando il suo palmares a passi da gigante, stiamo parlando dello Zamora. La squadra llanera ha vinto tre degli ultimi quattro campionati. I primi due scudetti dei bianconeri di Barinas sono arrivati sotto la guida di Noel Sanvicente che aveva come asistente l’italo-venezuelano Maurizio Lazzaro. Ma da un anno e mezzo il condottiero della corazzata zamorana ha dna italico: Francesco Stifano che in questo periodo di tempo ha portato nella bacheca della formazione di Barinas un Torneo Adecuación 2015, un Torneo Apertura 2016 e la tanta desiderata Estrella.

“E’ stato un anno e mezzo storico. Abbiamo vinto due tornei corti (Adecuación 2015 ed Apertura 2016, ndr), siamo arrivati lontano nella Coppa Suramericana e a questo periodo magico aggiungiamo adesso anche la Estrella. Non ci sono parole per descrivere questo risultato” sono state le prime parole del tecnico di origine campana dopo il triplice fischio dell’arbitro Soto.

Dopo aver dominato a piacimento il Torneo Adecuación e l’Apertura c’é stato un calo di tensione durante il Clausura. In questa seconda parte della stagione 2017, la squadra allenata da Stifano non è riuscita a qualificarsi per l’Octagonal.

“Nel Torneo Apertura abbiamo disputato un ottimo campionato. Nel Clausura abbiamo cercato di giocare nella stessa maniera, ma senza riuscirci, giocavamo su tre fronti in maniera simultanea. Nella manifestazione internazionale siamo riusciti ad avanzare, poi nella Coppa Venezuela abbiamo tentato di arrivare lontano. Questo tour de forcé ci ha colpito sull’aspetto fisico. Poi siamo stati 40 giorni senza disputare un incontro ufficiale, ma alla fine ci ha giovato. Eravamo senza forze sia a livello mentale che fisico. La sosta ci ha aiutato a riprenderci”.

Nella finale scudetto la corazzata zamorana é arrivata con gli ingranaggi ben oleati ed ha infranto i sogni di gloria dello Zulia che sperava di chiudere un 2016 da favola.

Ma, la storia dello Zamora non é stata sempre rose e fiori. Nel 1999 ha dovuto vivere l’esperienza del fallimento, allora la squadra si chiamava Atlético Zamora. Poi nel 2002 ci fu la rinascita: la squadra inizió la sua ascesa fino ad arrivare nel calcio che conta della Primera División (2006).

Sulla panchina della formazione che rappresenta la Ciudad Marquesa per un periodo di tempo si é anche seduto l’italo-venezuelano Eduardo Saragó. Sotto la guida del mister di origine calabrese ha disputato un ottimo torneo ed anche una buona Coppa Venezuela.

Ma, il periodo di gloria dello Zamora é iniziato nel 2013 con l’approdo in terra llanera di Noel Sanvicente. Il popolare ‘Chita’ ha sistemato gli schemi della squadra riuscendo a cucire subito la prima e la seconda estrella sulla maglia bianconera. Il suo assistente sulla panchina é stato l’italo-venezuelano Maurizio Lazzaro, poi entrambi sono approdati alla nazionale venezuelana. Con l’uscita di Sanvicente e Lazzaro, sulla panchina zamorana si sono avvicendati Juvencio Betancourt e Julio Quintero, ma entrembi non hanno avuto fortuna. Ma con l’arrivo di Stifano la storia é cambiata ed ha iniziato a vincere nuovamente.

Quello di domenica é stato il primo scudetto dell’era post Sanvicente. “Ringrazio Noel per aver lasciato una metodología di lavoro. Adesso ci sono nuovi giocatori, a questa metodologia ho aggiunto le mie idee che sono molto simili ai lineamenti della societá”.

La prossima stagione lo Zamora fará il suo ritorno nella prestigiosa Coppa Libertadores e, per disputarla al meglio, lo stratega di origine campana sicuramente chiederà i rinforzi opportuni.

(Fioravante De Simone)

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