Spalletti, Juve? la vera sfida scudetto sarà al ritorno

Serie A, sabato sera Juventus-Roma
Serie A, sabato sera Juventus-Roma

ROMA. – La partita allo Juventus Stadium “fondamentale”, quella di metà maggio all’Olimpico “definitiva”. Luciano Spalletti immagina una Roma ancora in corsa per lo scudetto a 270′ minuti dal termine del campionato, per questo non ci sta a considerare lo scontro diretto di Torino come decisivo per le sorti del torneo.

“Il nostro obiettivo deve essere quello di trasformare la partita di ritorno in una sfida definitiva – annuncia alla vigilia della trasferta in casa dei bianconeri -. Finita in caso di ko? Secondo me finita non si dice mai. Certo sarebbe durissima, ma ancora possibile. L’atteggiamento deve essere quello di chi pensa sempre si possa superare quello che ti capita. Dobbiamo assolutamente sfruttare la gara di domani perché noi vogliamo riuscire a dare più forza al nostro cammino futuro”.

Un futuro che, per forza di cose, passerà dai 90′ minuti dello Stadium. “Se può bastarci anche un pari? Il discorso da fare è semplice: per noi è una partita fondamentale quindi non è che si va lì e si punta al pareggio anche perché è il modo per perdere di sicuro – sottolinea Spalletti -. Bisogna invece giocare la partita perché pure noi siamo una squadra forte, dobbiamo far valere le nostre qualità perché anche noi abbiamo qualcosa da dire”.

Anche grazie al recupero in extremis di Salah (stesso discorso per Bruno Peres, out dai convocati invece Totti e Paredes), che potrebbe partire titolare. In dubbio invece sull’altra sponda l’utilizzo di Dybala. “Ma cambia poco perché la Juve ha sempre forza fisica e qualità tecnica. E’ chiaro poi che se giocheranno Mandzukic e Higuain dall’inizio, come mi aspetto io, diventerà una partita di grande forza e confronto fisico nel duello individuale – assicura Spalletti -. Loro faranno la partita, ci attaccheranno altissimi, vorranno metterci pressione. Hanno altre mire, forse anche più importanti (la Champions League, ndr), per cui domani cercheranno già di delineare questa qui”.

Insomma, per Spalletti la Juve proverà a prendere il largo, come fatto più o meno negli ultimi anni, quando ha dimostrato di essere “brava a tenere sempre l’asticella alta del rendimento del calcio italiano. Non a caso oggi si vincono i campionati a 100 punti, mentre prima ne bastavano 80. Diciamo che la Juventus serve alle altre squadre come stimolo per far sempre meglio, per poterla raggiungere”.

Ed è esattamente quello che la Roma ha intenzione di fare. Evitando polemiche. “Se preferirei giocare Juve-Roma anche con la Var, la moviola in campo, oltre che con l’arbitro Orsato? A noi tutti ci basta lui, è una garanzia per tutti, come i suoi collaboratori. Siamo stati trattati con i guanti bianchi, abbiamo tutta gente internazionale, che ha grande esperienza e qualità – taglia corto Spalletti -. Io però sono a favore della tecnologia, ma è chiaro che va usata nella maniera giusta, bisogna solo metterla un po’ a puntino”.

Nessun bisogno invece di correggere il rapporto con Allegri. “Ha detto che a volte sono anche un bravo attore? Perché non mi ha mai sentito cantare… – scherza Spalletti -. Io di lui penso che è prima di tutto un grande amico, e rimane tale. E’ un livornese astuto. Poi è persona corretta e un grande allenatore. E’ il primo della classe”. Almeno fino a maggio.

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