Bologna rilancia l’idea del centrosinistra, uniti si vince

Il sindaco di Bologna Virginio Merola, l'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia e Gianni Cuperlo. ------------------------------------------------------------------------------------------
Il sindaco di Bologna Virginio Merola, l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia e Gianni Cuperlo.
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BOLOGNA. – Nella città dove è nato l’Ulivo si ricomincia a parlare di centrosinistra: parola un po’ passata di moda nella politica italiana degli ultimissimi anni, ma alla quale, anche nel Pd, si ricomincia a non guardare con ostilità. Tantissime persone, iscritti al Pd, ma anche ex militanti, attivisti della Cgil ed elettori di sinistra hanno partecipato all’incontro promosso dal sindaco di Bologna Virginio Merola, da Gianni Cuperlo e dall’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

Tante le anime del Pd che hanno partecipato o hanno inviato i propri saluti: dalla prodiana Sandra Zampa a Andrea De Maria, sindaci come Massimo Zedda e Antonio Decaro, amministratori di regione come Luca Zingaretti, esponenti critici come Fabrizio Barca e con la partecipazione diretta di un pezzo di Sinistra Italiana. E’ intervenuto anche Sandro Gozi parlamentare Pd e portavoce di Campo Democratico.

L’iniziativa non è stata guardata con ostilità nemmeno dai vertici del partito: in platea, in veste di ascoltatore, anche il super-renziano Ernesto Carbone. Con una fetta consistente di Pd – quello che, come Merola e Cuperlo promuove un’alleanza con la sinistra – in sala l’interlocutore più atteso era l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, venuto a illustrare il suo tentativo di creare, alla sinistra del Pd, “non un partito, ma una casa comune”, che con il partito di Matteo Renzi crei una stabile alleanza di governo.

Un’idea che ha conosciuto un implicito rilancio dopo la proposta di Renzi di ritornare al Mattarellum, legge elettorale che l’ex sindaco di Milano ha detto di apprezzare. “Da questo incontro – ha detto Pisapia – voglio chiedere al Pd una discontinuità: decida se vuole andare a destra o se vuole andare a sinistra. Io non voglio creare un nuovo partito, ma una casa comune che riprenda un cammino per un centrosinistra unito e di governo. Un cammino che nelle realtà locali e nelle amministrazioni non si è mai interrotto, come hanno dimostrato le elezioni comunali dove, quando il centrosinistra è unito, vince”.

(Di Leonardo Nesti/ANSA)

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