Berlino: quell’invito dell’Isis, tir contro i crociati

ROMA. – “I veicoli sono come i coltelli, estremamente facili da acquistare e sono tra i più letali metodi di attacco, i più efficaci per sterminare un grande numero di infedeli”. Lo scorso novembre, il terzo numero del magazine dell’Isis ‘Rumiyah’ conteneva dettagliate istruzioni su come utilizzare i camion per colpire assembramenti di persone in mercati all’aperto, proprio come è avvenuto a Berlino. ‘Rumiyah’ sta per Roma, come simbolo della capitale della cristianità da conquistare.

“O mujahedin – si legge sotto il nome – esultate, perchè non fermeremo la nostra jihad se non tra gli ulivi di Roma”. La rivista, 46 pagine a colori parla dei ‘vehicle attacks’ in un capitolo dedicato alle ‘Tattiche del terrore’. In un crescendo di terminologia cruenta, si invita a lanciare il veicolo “ad alta velocità contro una grande aggregazione di infedeli, distruggendo i loro corpi sotto le ruote del mezzo e lasciando una scia di carneficina”.

Pochi, si legge, “comprendono la mortale capacità dei veicoli a motore di fare un gran numero di vittime se usati nella maniera giusta, come dimostrato a Nizza dall’attacco lanciato dal fratello Mohamed Lahouaiej Bouhel che ha ucciso 86 crociati ferendone altri 434”.

Si passa quindi a descrivere il veicolo ideale da impiegare nell’attacco: tir di grande stazza, “ma tenendo a mente la loro controllabilità”, “ragionevolmente veloci, pesanti” in modo da “assicurare la distruzione di qualunque cosa investa” e a doppia ruota riducendo le chance per le vittime di scampare.

Si invita addirittura ad utilizzare, se possibile, mezzi con una struttura esterna metallica come quella delle vecchie auto, perchè permette di “fare un danno maggiore se lanciato contro una folla”, rispetto ai nuovi veicoli che “sono usualmente fatti di plastica ed altri materiali più deboli”.

Si citano poi i possibili obiettivi: strade affollate, celebrazioni e convention all’aperto, mercati all’aperto, festival, parate, raduni politici. In generale, viene sottolineato, qualunque manifestazione all’aperto che attragga folla.

Il ‘bersaglio’ – suggerisce il magazine che riporta anche foto di raduni ‘ideali’ e tir ‘adatti allo scopo’ – deve trovarsi su una strada che offra la possibilità di accelerare ad alta velocità in modo da infliggere “il massimo danno” a chi si trova lungo il percorso del camion.

C’è quindi l’invito a a non limitare l’azione contro obiettivi governativi o militari, ma scegliere anche parate e raduni civili per dare “più devastazione alla nazioni crociate”. Infine, sono riportate anche le preghiere ad Allah che l’attentatore dovrebbe ripetere durante l’azione.

(di Massimo Nesticò/ANSA)