Venezuela, timore e preoccupazione dopo la sentenza contro Banesco

CARACAS – Banesco dovrà pagare circa 7,75 milioni di dollari. Lo ha deciso la Corte provocando il timore di un intervento dell’Amminsitrazione pubblica su una banca, “Banesco Banco Universal”, che è oggi tra le maggiori del Paese. La paura di un esproprio o anche solo di un “commissariamento” ha già causato l’emigrazione di un ingente numero di clienti verso la banca pubblica al ritenere che questa, essendo proprietà dello Stato, non corre alcun richio.
L’intervento a gamba tesa della Corte, su una vicenda che risale apparentemente a qualche anno fa, ha portato alla memoria i fallimenti del “Banco de los Trabajadores”, del del “Banco Latino”, solo per nominare i più clamorosi
La Corte ha stabilito che Banesco dovrà pagare circa 7,75 milioni di dollari dopo aver perso un ricorso presentato contro una sentenza per non adempimento di contratto di mandato, al termine di una causa iniziata contro la banca dal municipio di San Francisco, nello stato di Zulia (ovest del Paese).
Immediatamente dopo l’annuncio dell’alta Corte, che stabiliva il pagamento della somma milionaria, la banca ha reso noto attraverso i suoi accounti nella rete sociale che “rispetterà, come ha sempre fatto, le decisioni della Giustizia”. Quindi, provvederà a “versare il monto stabilito dalle autorità giudiziarie”.
La notizia, come è logico, ha provocato sorpresa e timori. Si ha paura di altri interventi dell’Esecutivo che potrebbero mettere in serio pericolo la sopravvivenza della banca che, fino a qualche giorno fa era ritenuta sicura. Twitter e Facebook si sono scatenati offrendo un numero infinito di ragioni circa il provvedimento della Corte. Ma tutte restano nel terreno della speculazione. Anche così, esponenti dell’opposizione, come l’economista e deputato José Guerrera, si sono sentiti nel dovere di intervenire per chiarire che la sentenza “non rappresenta né un esproprio né un commissariamento” di Banesco e che “tutto resta normale nel settore bancario”. Certo, nel clima di tensione che si vive in Paese, dopo che il governo del presidente Maduro ha deciso a sorpresa il ritiro delle banconote da 100 bolivar – la denominazione più alta e più diffusa nel Paese – con decisioni a raffica che hanno causato allarme sociale e la reazione airata dei venezuelani che è sfociata in saccheggi, scontri di piazza e, per il momento, 5 morti, feriti e oltre 200 arresti, la notizia della decisione dell’alta Corte ha subito scatenato speculazioni e angoscia tra i piccoli risparmiatori. Il pericolo è che il timore possa trasformarsi nel ritiro a valanga di denaro. Una fuga di denaro verso altre istituzioni finanziarie, nelle circostanze attuali di crisi nel Paese, sarebbe difficilmente potrebbe essere affrontata da qualunque banca nel Paese senza gravi conseguenze.

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