Fisco, stop cartelle a Natale. Equitalia blocca 380mila atti

ROMA. – E’ Natale anche per il fisco che, almeno per pochi giorni, non ‘scrive’ più ai contribuenti. E buone notizie arrivano dall’Agenzia delle Entrate, almeno sul fronte delle spese familiari: le spese degli asili nido entreranno nella dichiarazione precompilata mentre l’operazione Canone Tv in bolletta ha fruttato oltre 2 miliardi con un extragettito di circa 300 milioni.

Equitalia, come l’anno scorso, annuncia infatti di aver bloccato l’invio di oltre 380mila cartelle proprio durante le prossime festività: la società di riscossione annuncia infatti di aver congelato 380 mila atti di riscossione, quasi tutte le richieste in consegna tra il 24 dicembre fino all’8 gennaio. Saranno notificati solo alcuni atti inderogabili, ad esempio quelli vicino alla prescrizione, in buona parte attraverso la posta elettronica certificata.

Il provvedimento è stato firmato dall’amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini. “È un time out, una sospensione – spiega – che rientra nel quadro di riforma di un sistema di riscossione che deve essere più dalla parte dei cittadini e non contro”.

L’operazione “zero cartelle”, messa in atto dalle strutture di Equitalia Servizi di riscossione guidata dal direttore generale Adelfio Moretti, prevede la sospensione di 375.518 atti. Ruffini lega l’operazione alla riforma del sistema della riscossione: ”I progetti messi in campo nei 18 mesi della mia guida e col nuovo Consiglio di amministrazione dimostrano con i numeri – afferma – che era stata intrapresa la strada giusta e che si può fare riscossione e recupero dell’evasione anche stringendo un patto di fiducia con imprese e cittadini”.

“C’è ancora molto da fare – aggiunge Ruffini – e i prossimi mesi fino alla radicale trasformazione che entrerà in atto da luglio 2017, saranno impegnativi e complessi ma è un percorso di modernizzazione e di cambiamento che deve essere sviluppato per poter offrire ai contribuenti un nuovo modello e servizi efficienti e semplici. Un percorso che stiamo attuando grazie anche – conclude l’ad di Equitalia – alla preziosa collaborazione con i due azionisti di riferimento, Agenzia delle entrate e Inps e con l’indispensabile confronto con il Ministero delle Finanze”.

Altre buone notizie arrivano dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi: “si sta valutando la possibilità di raccogliere, a partire dall’anno d’imposta 2017, i dati relativi alle spese sostenute per il pagamento di rette relative alla frequenza degli asili nido” ha detto in audizione alla Commissione Anagrafe Tributaria.

Bene anche le novità introdotte sull’Iva: “l’ammontare dell’Iva dichiarata e non versata è passata da un valore di circa 6,9 miliardi del periodo d’imposta 2010 a un valore stimato di oltre 8 miliardi del periodo d’imposta 2014. Ciò fa chiaramente comprendere come l’acquisizione dei dati fattura e Iva, con congruo margine d’anticipo rispetto alla presentazione della dichiarazione annuale, rappresenti uno strumento essenziale per arginare anche tali tipologie di fenomeni”.

Infine il Canore Rai: “dalle informazioni acquisite per le vie brevi dalle imprese elettriche maggiori, si può stimare un incasso complessivo entro il 31 dicembre 2016 di oltre 2.000 milioni di euro”. Con un extragettito di circa 300 milioni nonostante il canone sia stato ridotto a 100 euro.

Lascia un commento