Oms: da assedio in Siria a Zika, le emergenze del 2016

ROMA. – Guerre, terremoti ma anche epidemie, vaccinazioni e battaglie di prevenzione: sono i fronti su cui l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è intervenuta nel 2016 e che ripercorre sul suo sito, dall’assedio della popolazione in Siria e le epidemie di Zika all’eradicazione della malaria dall’Europa.

In questo particolare ‘calendario’ del 2016 si parte a gennaio con la guerra in Siria, con gli aiuti umanitari portati alla popolazione stremata dall’assedio e dai bombardamenti che hanno colpito anche gli ospedali, nonostante gli appelli ripetuti per tutto l’anno dall’Oms e altre organizzazioni internazionali a cessarli.

A febbraio l’epidemia di Zika viene dichiarata un’emergenza di salute pubblica, mentre a marzo inizia quella di febbre gialla in Angola. Ad aprile l’Oms è chiamata ad aiutare la popolazione dell’Ecuador, colpita dal sisma di magnitudo 7.8, che provoca oltre 200 morti e più di 1500 feriti, e l’Europa viene dichiarata malaria-free.

A maggio si registra un successo: il Sud-est asiatico riesce a eliminare il tetano materno e neonatale, mentre a giugno la Thailandia è il primo Paese dell’area asiatica e pacifica ad eliminare la trasmissione dell’Hiv da madre a figlio.

A settembre il continente americano è il primo ad eliminare il morbillo, mentre a ottobre l’uragano Matthew colpisce in modo devastante Haiti, e a novembre l’Oms richiama l’attenzione su Mosul in Iraq, dove 40mila persone, secondo le sue stime, avranno bisogno di cure per i traumi e le lesioni provocati dai combattimenti.
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