Birmania ammette abusi contro i Rohingya

(ANSA) – BANGKOK, 2 GEN – Il governo birmano si è impegnato a “prendere provvedimenti” contro alcuni agenti di polizia ripresi mentre picchiavano alcuni musulmani di etnia Rohingya in un villaggio nello stato occidentale di Rakhine. Lo si vede in un filmato diffuso online negli ultimi giorni. Si tratta della prima ammissione di responsabilità dopo insistenti accuse di abusi rivolte dalle organizzazioni per i diritti umani. L’episodio – filmato da un agente – è avvenuto il 5 novembre durante un’operazione di rastrellamento dopo un’imboscata contro dei poliziotti nell’area di Maungdaw. L’operazione portò al sequestro di alcuni coltelli, ma non si sa se vi siano stati arresti. Le attuali operazioni delle forze di sicurezza birmane nel Rakhine sono iniziate dopo attacchi di militanti Rohingya contro postazioni della polizia di frontiera il 9 ottobre, con un bilancio di nove agenti uccisi. In seguito Human Rights Watch ha diffuso immagini satellitari che documentano l’incendio di almeno mille abitazioni di Rohingya.