Ancora disagi per il freddo nelle scuole, aule gelate

Neve nel centro storico di Rossano.
Neve nel centro storico di Rossano.

ROMA. – Lezioni da brividi o scuole chiuse per freddo. Anche oggi, in diversi comuni. Nella Capitale sono due giorni che 1.600 ragazzi dei licei Righi e Tasso non possono fare lezione a causa di problemi idrici nell’istituto comune. Se il problema non verrà risolto entro domani gli studenti sono pronti a mobilitarsi. Circa 320 studenti del Liceo classico ‘Cicognini Rodari’ di Prato stamani non sono entrati in classe in segno di protesta contro le basse temperature nelle aule: hanno manifestato per circa un’ora di fronte alla scuola e poi sono andati a casa.

Analoga protesta a Napoli dove ragazzi dell’area flegrea sono scesi in piazza, davanti alla sede della Città metropolitana, per denunciare l’assenza di impianti di riscaldamento. In alcune scuole gli alunni si sono difesi dal freddo coprendosi con plaid e coperte.

“A oggi gli alunni sono costretti a stare al freddo e stanno saltando le lezioni. Nel caso la precarietà dovesse continuare sarò costretto a chiedere a organi superiori l’intervento per chiudere gli istituti fin quando non sarà rientrata l’emergenza freddo” ha avvertito il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia.

A Gravina di Puglia, uno dei Comuni maggiormente colpiti dall’ondata di maltempo scuole chiuse anche domani. Lo prevede un’ordinanza del sindaco perché “il gelo fa scoppiare caldaie e tubature, con danni per decine di migliaia di euro e impianti di riscaldamento ko”.

A Palermo la Rete degli studenti ha lanciato il Plai(d)ay, una serie di iniziative per protestare contro i disagi vissuti dagli studenti negli istituti privi di impianti di riscaldamento perché guasti o mai entrati in funzione. Studenti al freddo anche in alcune scuole di Quartu, nel cagliaritano. Nell’istituto primario di via Cimabue – ha denunciato Nicola Puddu, rappresentante locale di Fratelli d’Italia-An – i problemi legati al riscaldamento hanno costretto insegnanti e alunni a svolgere le lezioni imbottiti di giubbotti e guanti. Alcuni bambini hanno persino manifestato malesseri a causa del freddo”.

Le Province puntano l’indice contro i tagli ai finanziamenti. “Serve l’intervento urgente di Governo e Parlamento – dichiara Carlo Riva Vercellotti, Presidente della Provincia di Vercelli e vicepresidente Nazionale dell’Upi, Unione delle Province italiane – per azzerare l’ulteriore taglio di 650 milioni di euro che la manovra 2017 ci ha imposto e assicurare risorse aggiuntive che ci permettano di garantire la rimozione della neve su 120 mila km di strade e il riscaldamento di 5mila edifici scolastici per i 2 milioni e mezzo di studenti delle scuole superiori che li frequentano”.

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