Migranti:Viminale lavora a piano Cie, cambieranno anche nome

(ANSA) – ROMA, 13 GEN – Potrebbero chiamarsi Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) i nuovi Cie cui il Viminale sta lavorando, seguendo le indicazioni del ministro Marco Minniti. Non si tratta solo di cambio di nome, ma anche di organizzazione e funzionamento di strutture che – così come sono state concepite – hanno in questi anni dimostrato tutti i loro limiti. Nel momento in cui Minniti, all’inizio dell’anno, ha rilanciato i Cie, ha subito puntualizzato che i nuovi centri “non avranno nulla a che fare con quelli del passato”, avranno “governance trasparente e un potere esterno rispetto alle condizioni di vita all’interno”. Gli uffici del ministero si sono quindi messi al lavoro per mettere a punto un modello di struttura che possa funzionare in modo efficiente. Saranno centri piccoli – 80-100 posti al massimo, uno per regione (ma Valle d’Aosta e Molise dovrebbero essere escluse), per complessivi 1.500-1.600 posti – da individuare in prossimità degli aeroporti.