Terrorismo: respinto permesso soggiorno imam Genova

(ANSA) – GENOVA, 15 GEN – Respinta la richiesta di permesso di soggiorno presentata da Mohamed Naji, 33 anni, marocchino imam della moschea di Sampierdarena, a Genova, perchè ritenuto socialmente pericoloso in quanto indagato per terrorismo. Naji è sott’inchiesta dall’agosto 2016 insieme ad altri due referenti della comunità musulmana genovese, l’albanese Bledar Breshta e il tunisino Mohamed Othman, tutti sospettati di fare parte di una cellula fondamentalista legata a due fratelli di Varese in procinto di partire per la Siria. La notizia del rifiuto a concedere il permesso di soggiorno è stata anticipata dal Secolo XIX. Oltre all’indagine sulla cellula islamica a contribuire al respingimento della domanda di Naji è anche il suo matrimonio con una italiana residente a Rapallo. Nella memoria allegata all’istanza Naji racconta che stava cercando “una donna italiana islamica da sposare”. Di fatto, fanno notare da fonti bene informate, ammettendo di avere cercato una italiana, per ottenere permesso di soggiorno e cittadinanza. Il diniego di un nuovo permesso di soggiorno non significa però l’espulsione. Proprio perchè sotto inchiesta Naji non può essere espulso senza il nullaosta della procura. L’imam, inoltre, ha sessanta giorni di tempo per fare ricorso. Se in questo lasso di tempo la posizione di Naji venisse archiviata il ricorso per ottenere il permesso di soggiorno avrebbe la strada spianata. In caso contrario, se l’imam venisse rinviato a giudizio, non potrebbe lasciare l’Italia sino alla conclusione del processo. (ANSA).