Il ciclone Trump contro Merkel e l’Unione Europea

Merkel: "Nessuna crisi Ue"
Angela Merkel
La cancelliera tedesca Angela Merkel. (© Frederic Legrand COMEO / Shutterstock.com)

NEW YORK. – Angela Merkel e la sua “catastrofica” linea sui migranti. L’Unione Europea asservita agli interessi dei tedeschi e che continuerà a perdere pezzi come già avvenuto con la Brexit. E la Nato, “obsoleta” perché invece di combattere l’Isis perde ancora tempo a mostrare i muscoli verso la Russia. Non risparmia nessuno Donald Trump, a meno di una settimana dal suo insediamento ufficiale alla Casa Bianca.

Neanche il capo della Cia John Brennan, che insiste a metterlo in guardia sui pericoli del feeling con Mosca, e che lui liquida come “il peggiore”.

La sua duplice intervista al britannico Times e alla tedesca Bild provoca un vero e proprio terremoto, soprattutto tra le due sponde dell’Atlantico. Con il neo presidente americano che annuncia la stretta sugli ingressi in Usa anche per i cittadini europei provenienti dai Paesi giudicati a rischio terrorismo: i maggiori indiziati Francia e Germania.

Insomma, il tycoon sembra un ciclone inarrestabile, tanto che persino alcuni dei suoi più stretti collaboratori gli avrebbero consigliato in queste ore di frenare con le esternazioni, e anche con gli innumerevoli affondi via Twitter. Almeno fino a che non sarà nel pieno delle sue funzioni.

E sì, perché il clima si va facendo sempre più incandescente. E prima ancora di sedersi sulla poltrona dello Studio Ovale Trump si sta già attirando le ire di mezzo mondo, a partire dagli alleati del Vecchio Continente, oltre che dalla Cina. Mentre l’unico vero plauso arriva dal Cremlino, dopo che il tycoon ha esortato tutti a fidarsi una volta per tutte di Vladimir Putin.

“Trump sbaglia”, reagisce sdegnata Berlino: “L’Unione europea non è mai stata per la Germania uno strumento per raggiungere i propri scopi”, puntualizzano dal ministero degli Esteri. Mentre è direttamente la cancelliera Merkel a lanciare un chiaro messaggio al nuovo presidente americano: “Gli europei sono padroni del proprio destino”.

La Germania respinge anche l’attacco alle case automobilistiche tedesche (che Trump minaccia di vessare con pesantissimi dazi) e prende le difese della Nato: “Non è obsoleta – dicono alla Difesa – ma è di grande significato per l’Europa e per tutti”.

Sull’argomento interviene anche il ministro degli Esteri italiano: “Siamo occupati, e non preoccupati, a rafforzare la difesa comune europea. Penso che questo – spiega Angelino Alfano – sia il nuovo sogno da realizzare in Europa”.

E se dal quartier generale dell’Alleanza Atlantica, a Bruxelles, si tenta di smorzare i toni e si parla di “assoluta fiducia” dell’impegno della nuova amministrazione Usa, il segretario di Stato uscente, John Kerry, definisce “inopportuni” i giudizi espressi dal tycoon, parlando di “intromissione diretta nelle politiche di altri Paesi”.

Intanto Trump incassa la sponda della Russia: “La Nato è veramente un anacronismo, anche noi siamo d’accordo su questo, è da tempo che esprimiamo la nostra visione su questa organizzazione”, ha spiegato il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov.

Dalla sua il tycoon ha anche la premier britannica Theresa May che sarà – ha promesso – il primo leader ad essere invitato alla Casa Bianca. Per avviare quei colloqui che dovranno portare a nuovi accordi, soprattutto commerciali, tra Washington e Londra. Anche questa – concordano molti osservatori – una spallata alla Unione europea.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)