Morì alla notte rosa, la procura di Rimini riapre il caso

(ANSA) – RIMINI, 19 GEN – La procura di Rimini ha riaperto il caso di Vadim Piccione, il 22enne di Ravenna trovato privo di vita la mattina dell’8 luglio 2012, riverso nel torrente Marano a Riccione. La sera prima era arrivato in Riviera per festeggiare la Notte Rosa insieme ad alcuni amici. La nuova inchiesta è stata aperta (con l’ipotesi di omicidio colposo) poiché il consulente della famiglia ha depositato una memoria in cui si esclude che il 22enne possa essere morto per annegamento, come invece fu ipotizzato quasi cinque anni fa. Non fu possibile stabilire la causa esatta del decesso perché il corpo del giovane era in condizioni tali che non consentirono accertamenti attraverso l’autopsia. Il disguido fu legato all’errore di un operatore dell’obitorio (che ha pagato con una condanna a sei mesi per omissione di atti d’ufficio): rimandò il corpo al cimitero adducendo problemi di posto. Il risultato fu che il cadavere, chiuso nel sacco e con le elevate temperature estive, accelerò il processo di decomposizione. (ANSA).