Grillo accelera sul programma e boccia la piazza per il voto

ROMA. – Lavoro ma anche fisco, in attesa della decisione della Consulta sull’Italicum. Beppe Grillo, nella sua due giorni romana, accelera sul programma di governo tentando, anche in questo modo, di far uscire dalle sacche delle tensioni interne il Movimento.

E’ il convegno ‘Lavoro 2015’, infatti, il motivo ufficiale dell’arrivo del leader M5S nella Capitale. Dove, tuttavia, l’ex comico trova anche tempo e modo per soffermarsi sulla gestione post- ‘raggio magico’ al Campidoglio. Una gestione che sembra soddisfarlo. Con Virginia Raggi a Roma “il clima è molto migliorato”, sottolinea Grillo prima di lasciare Montecitorio.

Negli incontri che si tengono al gruppo M5S, Grillo opta inoltre per una svolta a sorpresa in vista della sentenza sull’Italicum: cancellare la manifestazione annunciata solo due giorni fa per il 24 gennaio e, attraverso la quale, si sarebbe ribadita a gran voce la richiesta di elezioni subito. Decisiva per la cancellazione è la tragica situazione delle regioni colpite dal sisma ma, dal punto di vista politico, il Movimento di fatto mostra il suo volto più prudente: perché andare in piazza a chiedere di votare prima di conoscere l’impianto che uscirà dalla sentenza? Il rischio, sottolineano ambienti pentastellati, sarebbe quello di infilarsi in un ‘cul de sac’, magari chiedendo di votare sulla base del contesto elettorale meno ‘favorevole’.

“Ci stiamo organizzando, vediamo cosa deciderà la Corte, potrebbe anche non decidere…”, osserva Luigi Di Maio. Nel frattempo il M5S accelera sul programma di governo. Tema, tra l’altro, al centro degli incontri di Grillo con diversi parlamentari, inclusi i due capigruppo Michela Montevecchi e Vincenzo Caso.

Per metà febbraio, sulla Rete esordirà il secondo capitolo – dopo l’energia – del programma: quello fiscale. Tema sul quale è al lavoro un gruppo ad hoc del M5S con una proposta che vede lo spostamento della tassazione dal reddito ai consumi e l’istituzione di una “patente socio-ambientale” – legata ad eventuali sconti fiscali – per beni e servizi.

“Occorre tassare i consumi, in futuro reddito e lavoro saranno separati”, spiega il deputato M5S Dino Alberti intervenendo al convegno ‘Lavoro 2015’ organizzato alla Camera. Convegno basato su uno studio commissionato dal M5S al sociologo Domenico De Masi e che vede, tra i relatori, esperti dalla biografia lontana dall’universo pentastellato: dall’economista Leonardo Bechetti all’ex Fiom Giorgio Cresmaschi. Segno che il Movimento sta accelerando anche sulla scelta di quella classe dirigente ‘tecnica’ che, finora, è sempre stata latente. Con il risultato di un sodalizio ormai ferreo tra Grillo e De Masi.

“Finalmente una discussione su cose reali, che ci ha elevati senza parlare del solito populismo e De Masi è una persona straordinaria” sottolinea Grillo che, a dispetto della giornata di ieri, oggi sceglie di non partecipare al convegno concluso dai deputati Claudio Cominardi e Tiziana Ciprini. “Abbiamo disegnato scenari, ora tocca a noi cogliere quest’opportunità”, spiega il primo mentre la seconda si sofferma anche sul Cnel. E non ne chiede l’abolizione: “riformiamolo”.

(di Michele Esposito/ANSA)

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