Andrà all’asta a Londra la maglia di Maradona “mano de Dios”

NAPOLI. – Sarà messa all’asta, quasi sicuramente a Londra, la maglia che Diego Armando Maradona indossò nel primo tempo della partita Inghilterra-Argentina, ai Mondiali del 1986, quella del gol della “mano de Dios”. La decisione è stata presa dal proprietario della preziosa ‘camiseta’, l’imprenditore Antonio Luise, 33 anni, consigliere comunale di Castel Volturno (Caserta).

Il cimelio è appena tornato in suo possesso dopo essere stato rubato in occasione della cena organizzata per il campione argentino il 16 gennaio scorso, nell’ Hotel Vesuvio, dopo lo show “Tre volte 10” al Teatro San Carlo. La maglia è stata recuperata dalla polizia, che ha denunciato l’autore del furto: un noto avvocato napoletano tifosissimo di Maradona.

“Da quando ho avuto questa maglietta la mia vita è cambiata – dice Luise – sto ricevendo centinaia e centinaia di telefonate, ogni giorno, da persone note, come alcuni calciatori di cui non posso fare il nome, cantanti, politici, attori, da ogni parte del mondo, che vogliono acquistare la maglietta di Diego. Ho passato gli ultimi due giorni al telefono. Mi sono state offerte somme incredibili, fino a 700mila euro, e io ho deciso di metterla all’asta. Ho moglie e due figlie piccole, e voglio stare tranquillo”.

Luise tiene a precisare che il prezioso cimelio del ‘Pibe de oro’ è stato messo al sicuro: “Ho messo la maglietta in banca, in una cassetta di sicurezza”. Sarà l’avvocato Angelo Pisani a organizzare l’asta per conto del collezionista campano, probabilmente rivolgendosi a una casa d’asta londinese come fece l’ex difensore azzurro Roberto Rosato con la casacca numero 10 di Pelè della finale Brasile-Italia dei Mondiali del 1970.

L’anonimo compratore della maglia messa all’asta, tramite Christie’s, da Rosato pagò nel marzo 2002 la somma di 157.750 sterline, pari a circa 260mila euro del cambio dell’epoca.

“Io non ne voglio sapere nulla – dice Luise – ho solo chiesto che si svolga in una delle famose case d’asta londinesi. Parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza”, assicura Luise. Antonio Luise ha collezionato, finora, circa una quarantina di pezzi appartenuti a Diego Armando Maradona: scarpette, magliette e pantaloncini e altri gadget indossati quando Diego militava nell’Argentinos Juniors, nel Boca e nel Barcellona.

L’imprenditore ha un progetto in mente: realizzare un museo dedicato al campione argentino. Ma, visto il progetto della vendita all’asta, “credo che non ci sarà la mitica maglietta con la quale Diego mise a segno, in 11 tocchi, il gol più bello che si sia mai visto”.

La maglia che Maradona indossò nel secondo tempo di quell’Argentina-Inghilterra appartiene invece all’ex nazionale inglese Steve Hodge, che la scambiò col ‘Pibe de oro’ a fine partita e anni dopo la donò all’ ‘England National Football Museum’ di Manchester, “visto che tanto per paura di furti non la tenevo in casa ma in una banca”. Proprio come quella di Luise, che ora la metterà all’asta.

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