Maltempo: in Abruzzo 4 morti, emergenza nel Teramano

Emergenza neve in Abruzzo (fonte ANSA)
Emergenza neve in Abruzzo (fonte ANSA)

TERAMO. – Emergenza maltempo nel Teramano, dove molte persone sono ancora isolate – senza luce, acqua e viveri ormai da cinque giorni – a causa delle abbondanti nevicate e delle scosse sismiche di mercoledì scorso, con situazioni problematiche in numerose frazioni di almeno una quindicina di Comuni: nell’area tre i morti accertati, Claudio, 50 anni, e Mattia Marinelli (23), padre e figlio dispersi da ieri a Poggio Umbricchio di Crognaleto (Teramo), allontanatisi per cercare viveri e sorpresi da una slavina, e un uomo di 74 anni, Luigi Poeta, trovato morto nella sua stalla insieme al suo cane, probabilmente a causa di esalazioni da monossido di carbonio, in una frazione di Rocca Santa Maria (Teramo).

Un morto invece nell’Aquilano, Enrico De Dominicis (73) – che fino ad oggi risultava disperso – uscito per paura del sisma e rimasto travolto due giorni fa da una slavina, a Ortolano di Campotosto. Intanto a Lama dei Peligni, nel parco della Majella, per il rischio valanghe evacuati 12 nuclei familiari.

Mancano ancora 20 ore alle due turbine in azione per arrivare alle stazione sciistica di Prati di Tivo, dove le 23 persone, tra operatori e residenti, bloccate dalla neve da cinque giorni, si sono rifugiate nell’albergo ‘La Gran Baita’, struttura che ha un generatore elettrico.

“Siamo gente tosta – dice il proprietario Mirko De Luca – abbiamo avuto paura, ma ci siamo fatti coraggio e ci siamo organizzati da soli, aspettando che arrivassero a liberarci”. Oggi sul posto è arrivato un elicottero dei vigili del Fuoco per evacuare “sette persone, tra cui anziani, che devono avere assistenza”.

Secondo la Provincia di Teramo fra le emergenze delle ultime ore c’è quella del carburante: la mancanza di energia elettrica, 31 mila le utenze ancora disalimentate, che perdura in molti centri montani e dell’area interna, rende “difficili, lunghe e complesse le operazioni per reperire il gasolio e trasportarlo dove serve”.

In arrivo, oltre ai militari e ai volontari già presenti sul posto, una autocolonna di 100 volontari della Protezione Civile con mezzi dalla Lombardia e 20 dalla Campania. Nell’area sono arrivate 15 turbine di sfondamento, mentre altre quattro arriveranno in serata e due domani dalla Svizzera.

Due le aree di atterraggio allestite a Teramo per portare i soccorsi, dove si sono incrociati una decina di elicotteri (Esercito, Aereonautica militare, Carabinieri, Polizia di Stato, vigili del Fuoco e 118): i generi di prima necessità sono stati verricellati sulle zone isolate e ancora non raggiunte dalle turbine e dall’Enel, ovvero le frazioni di Valle Castellana, Crognaleto, Cermignano, Arsita, Bisenti, Isola del Gran Sasso.

Intanto nell’Aquilano è allarme per una frana in atto sul Monte Corno, che si trova sopra Ortolano (1.000 metri), frazione di Campotosto (1.400 metri), da dove è partita, dopo una scossa di terremoto, la slavina che ha travolto un 73enne. Ieri erano stati tratti in salvo in elicottero i 21 abitanti intrappolati nelle case.

A Capitignano (L’Aquila) il sindaco Maurizio Pelosi, ha emesso un’ordinanza di evacuazione temporanea dal centro storico. Lo fa sapere lo stesso primo cittadino di uno dei comuni più colpiti dall’emergenza neve e sisma tanto che sono molti gli edifici a rischio crollo. I residenti saranno sistemati in una struttura coperta.

All’Aquila oltre mille le persone assistite dal Comune in quella che sarà l’ultima notte di ‘scuole aperte’ dopo l’emergenza combinata neve e terremoto degli ultimi due giorni. Sono stati accolti gli sfollati da Capitignano, alloggiati negli appartamenti antisismici dei progetti C.a.s.e. di Roio Poggio e Roio 2.

(di Roberto Almonti/ANSA)

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