Crisi delle carceri in Brasile, il governo invia 1.800 soldati a Natal

SAN PAOLO. – Il governo brasiliano ha inviato 1.800 soldati a Natal, capitale dello stato settentrionale di Rio Grande do Norte, per rafforzare la sicurezza dopo le violente proteste scoppiate in seguito alla rivolta nel carcere di Alcacuz, in cui sono rimasti uccisi una trentina di detenuti.

I soldati sono autorizzati, per decreto firmato dal presidente Michel Temer, ad affiancare le forze di polizia locale per garantire l’ordine nella città turistica, dove nell’ultima settimana decine di autobus e auto pubbliche sono state date alle fiamme.

Secondo il governatore dello Stato, Robinson Faria, gli attacchi incendiari sono una ritorsione contro il trasferimento dei detenuti dal carcere di Alcacuz in altri penitenziari. Gli autobus sono rimasti nei garage, contrariamente a quanto assicurato dal sindaco di Natal, Carlos Eduardo, e la popolazione ha protestato nelle strade per la mancanza del trasporto pubblico.

Il blocco dei mezzi pubblici è stato deciso dopo che la notte scorsa altri due mezzi sono stati dati alle fiamme. Dall’inizio delle violenze, sono stati incendiati complessivamente 24 autobus, due minibus, quattro auto del governo locale, due commissariati ed un edificio pubblico. I soldati saranno impegnati nel pattugliamento delle principali vie della città, dei punti turistici e dell’aeroporto internazionale.

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