Batterio con Dna “potenziato” ha imparato a crescere

ROMA. – Ha imparato a crescere ed è diventato più forte il primo organismo sintetico dal Dna potenziato: è un batterio il cui patrimonio genetico, oltre alle quattro lettere con le quali è scritto il libro della vita, ne contiene altre due che non esistono in natura.

E’ stato ottenuto due anni fa, quando il gruppo di ricerca dell’istituto californiano Scripps aveva programmato al computer il nuovo Dna, inesistente in natura. Ora lo stesso gruppo di ricerca, coordinato da Floyd E. Romesberg, annuncia sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas, di essere riuscito a irrobustire quel batterio, ora in grado di crescere e difendersi da aggressioni esterne.

Il risultato segna un altro passo fondamentale verso la vita sintetica, il filone di ricerca inaugurato da Craig Venter, autore della mappa del genoma umano e del primo batterio dal Dna interamente progettato in laboratorio.

Mentre i microrganismi ottenuti dal gruppo di Venter avevano un Dna completamente sintetico, ossia basato sulle lettere esistenti in natura ma ‘riscritto’ al computer, il nuovo batterio viene considerato ‘semi-sintetico’ perchè le due nuove lettere progettate al computer sono state aggiunte al Dna naturale di un batterio molto comune, l’Escherichia coli.

Le due lettere in più sono indicate dai ricercatori con la sigla Ubp, dall’inglese “unnatural base pair”, ossia “un paio di basi non naturale”. Rispetto al batterio naturale, quello semi-sintetico mostra di avere un ritmo di crescita leggermente inferiore, ma per i ricercatori è davvero un ottimo risultato. “Costituisce – hanno scritto – un ottimo punto di partenza per riuscire a ottenere organismi con tratti che non esistono in natura”.