Hackerato lo staff di Trump, schiaffo allo “zar” antihacker Rudolph Giuliani

ROMA. – Il temine ‘hacker’ sta facendo da filo conduttore alla presidenza di Donald Trump. Dopo il sospetto dell’intervento di cyber-criminali russi in campagna elettorale, arriva uno schiaffo allo ‘zar’ antihacker Rudolph Giuliani. La sua password, insieme a quella di altri 13 funzionari, è diventata pubblica. Tutte fanno parte di un pacchetto di violazioni di massa a servizi online tra cui LinkedIn, a cui queste persone erano iscritte utilizzando sempre la stessa parola chiave. Una pratica ritenuta maldestra, non proprio da esperti di sicurezza o funzionari di governo.

La notizia è stata riportata dal sito di Channel 4 e rilanciata da altri media. Oltre a Giuliani, la violazione riguarderebbe il potenziale segretario al lavoro Andy Putzer, quello agli interni Ryan Zinke e il portavoce Sean Spicer. Nella lista ci sono anche il direttore del Consiglio delle Politiche Domestiche Andrew Bremberg, il direttore del Consiglio Nazionale del Commercio Peter Navarro, il capo dei social media Dan Scavino, il rappresentante speciale per i negoziati internazionali Jason Greenblatt e il direttore delle operazioni dell’Ufficio Ovale Kevin Schiller.

Le password trapelate sarebbero frutto di violazioni di massa a servizi come LinkedIn e MySpace avvenute in passato e ora disponibili su alcuni siti per pochi dollari. “Non c’è modo di sapere – spiega Channel 4 – se quelle password violate siano state nel frattempo riusate e verificate da queste persone che si apprestano a ricoprire incarichi di governo”.

Inoltre, ha spiegato al sito ScMagazine l’esperto di sicurezza Lee Munson, “il fatto che alcune delle password provengono da siti oramai dormienti come MySpace dimostra come siano rimasti aperti anche vecchi profili. Un comportamento non proprio consono a figure di questo calibro”.

Lo scorso 12 gennaio Trump ha proposto l’ex sindaco di New York alla guida di una task-force sulla cyber-sicurezza. Gli esperti del settore si sono subito mostrati scettici sulle sue reali competenze in un campo così complicato e di grande attualità. Oltre all’ombra di hacker russi nella campagna presidenziale, negli ultimi mesi ha fatto notizia l’attacco a Yahoo! in cui sono state rubate 1 miliardo di password. Tra queste anche quelle di membri dello staff della Casa Bianca, agenti di Fbi e Cia, militari e diplomatici.

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