Il Giorno della Memoria con l’Istituto Italiano di Cultura di Caracas

CARACAS. – Le iniziative promosse dall’Istituto Italiano di Cultura di Caracas in occasione della Giornata della Memoria si concludono domenica, 29 gennaio, alle ore 11:00, quando si presenterà nell’Aula Magna dell’Università Centrale del Venezuela l’Opera Infantile “ Brundibar” di Hans Krasa, con l’orchestra Sinfonica Juvenil di Chacao, diretta dal Maestro Alfredo Rugeles.

Il Giorno della Memoria è celebrato il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz nel 1945, per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione dei cittadini ebrei.

Brundibar è un’opera per bambini del compositore ceco ebreo Hans Krása su libretto di Adolf Hoffmeister, originariamente rappresentata dai bambini del Campo di concentramento di Theresienstadt nella Cecoslovacchia occupata. Il nome deriva dal gergo Cecoslovacco per definire il bombo.

Krása e Hoffmeister scrissero l’opera nel 1938 per un concorso organizzato dal governo, che venne successivamente annullato a causa degli sviluppi politici del tempo. Le prove cominciarono nel 1941 all’orfanotrofio ebraico di Praga, che al momento funzionava anche come struttura educativa temporanea per bambini divisi dai loro genitori dalla guerra. Nell’inverno del 1942 all’orfanotrofio si svolse la prima dell’opera: a quel tempo, il compositore Krása e lo scenografo Frantisek Zelenka erano già stati deportati a Theresienstadt. Nel luglio del 1943 quasi tutti i membri del coro originale e il personale dell’orfanotrofio vennero deportati a Theresienstadt. Solo il librettista Hoffmeister poté scappare da Praga in tempo.

La trama dell’opera contiene elementi fiabeschi come per Hansel e Gretel e I musicanti di Brema. Aninka e Pepicek sono fratello e sorella orfani di padre per via della guerra. La loro madre è malata e il dottore dice loro che lei necessita di latte per riprendersi. Purtroppo sono poveri e quindi, essendo senza soldi decidono di cantare nella piazza del mercato per raccogliere quelli necessari. Ma il malvagio suonatore d’organetto Brundibár (che rappresenta Hitler) li caccia via con l’aiuto dei venditori ambulanti (gelataio, lattaio e panettiere) e di un poliziotto. Ad ogni modo, con l’aiuto di un impavido passero, di un astuto gatto, di un saggio cane e dei bambini del paese, saranno capaci di cacciare Brundibár, e cantare infine nella piazza del mercato e quindi di guadagnare abbastanza soldi per comprare alla mamma il latte.

L’opera ha acquisito una crescente popolarità durante gli ultimi anni, ed è stata rappresentata in diverse versioni in Inghilterra, Repubblica Ceca, Israele e negli Stati Uniti. La première ufficiale negli Stati Uniti si tenne nel 1994 al National Holocaust Museum con la Washington Opera diretta da Alan Nathan e con Mary Gresock come direttore di scena.

Già mercoledì scorso, sempre in occasione della Giornata della Memoria, era stato proiettato nella sala MAC dell’Istituto Italiano di Cultura il film Hotel Meina di Carlo Lizzani, dopo una introduzione della direttrice dell’Istituto, Erica Berra, che ricordava il momento storico della vicenda.

Presentata fuori concorso nel settembre 2007 alla 64ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nella sezione “Venezia Giubileo (1932-2007): omaggio a Carlo Lizzani”, la pellicola uscì nelle sale cinematografiche in coincidenza con la Giornata della Memoria del 27 gennaio 2008.

Ispirato all’omonimo saggio storico di Marco Nozza, il film – ambientato dopo l’8 settembre 1943 – rievoca una strage dimenticata della seconda guerra mondiale, narrando gli eventi collegati ad un rastrellamento nazista compiuto a Meina sul versante piemontese del lago Maggiore. In conseguenza di tale rastrellamento si ebbe il primo eccidio dopo l’intervenuto armistizio di 54 ebrei, di cui sedici facevano parte della colonia di ospiti dell’albergo di Meina.

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