Il ministro Minniti, inaccettabile l’equazione terrorismo uguale migranti

Un momento della manifestazione ''Not in my name'', in piazza Ss. Apostoli, Roma, 21 novembre 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO ------------------------------------------------------------------------
Un momento della manifestazione ”Not in my name”, in piazza Ss. Apostoli, Roma, 21 novembre 2015.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
————————————————————————

ROMA. – “L’equazione tra immigrazione e terrorismo è sbagliata e inaccettabile, stiamo attenti, la cosa peggiore è fare di tutta un’erba un fascio, l’insoddisfazione e l’emarginazione diventano il terreno di coltura del terrorismo per una sorta di eterogenesi dei fini”.

Le parole del ministro dell’Interno Marco Minniti, pronunciate a Rimini, risuonano come una risposta chiara e inequivocabile alle ultime mosse del neopresidente degli Usa Donald Trump che ha firmato venerdì scorso l’ordine esecutivo anti islamico “Protezione della nazione dall’ingresso di terroristi stranieri negli Usa”, che prevede la sospensione per 4 mesi degli arrivi di rifugiati dalla Siria e il blocco di tutte le categorie di viaggiatori da sette paesi a maggioranza islamica: Iran Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen.

“L’Europa agisca – ha proseguito Minniti – serve un action plan ma non basta chiedere all’Ue, io ho cominciato a farlo come Italia, so che non basta ma noi dobbiamo dare il senso che l’Italia può essere un’apripista”.

Ma il titolare del Viminale, nel suo intervento all’assemblea degli amministratori del Pd, ha affrontato anche uno dei temi al centro del Piano del Governo per i migranti di cui mercoledì scorso ha discusso con i presidenti delle Regioni italiane.

“Proporrò che si arrivi ad una significativa riduzione di tempo per definire lo status di rifugiato, due anni di tempo producono uno stress nella capacità di accoglienza difficilmente gestibile. Servono modifiche legislative e un aumento di risorse per le commissioni che valutano ma i tempi vanno drasticamente abbattuti”, ha scandito Minniti.

Oltre allo snellimento delle procedure per i richiedenti asilo, le linee portanti del Piano prevedono, tra le altre cose, una intesa con il mondo islamico italiano, per moschee ufficiali e sermoni in italiano, a cui Minniti sta già lavorando; strutture sottoposte a sorveglianza speciale in ogni regione (escludendo la Valle d’Aosta, il Molise e l’Abruzzo) che conterranno tra gli 80 e i 100 ospiti ognuno; rimpatri più veloci; accordi con i Paesi di provenienza degli immigrati – a cui il Viminale sta già lavorando con la firma di accordi bilaterali – per evitare l’arrivo in massa di migranti.

E intanto proseguono gli sbarchi: al molo Marconi del porto di Messina sono arrivati in 285 che si trovavano sulla nave umanitaria ‘Golfo azzurro’, mentre è di 778 migranti soccorsi, di cui 130 minori la maggior parte non accompagnati, il bilancio dello sbarco avvenuto ieri nel porto di Catania.

Mentre un gruppo di circa 200 migranti era stato salvato da una nave spagnola a cento miglia a Sud dalla costa di Lampedusa. Ed è di oggi la notizia del suicidio di un giovane uomo di origine eritrea, richiedente asilo, che si trovava in un centro di accoglienza del Comune di Milano da un anno.

Lascia un commento