Dati Eurostat: in Italia il cibo più caro dell’Unione Europea

ROMA. – Paese che vai, cibo (e prezzi) che trovi. Così per latte, formaggio e uova chi vive in Italia paga il 21% in più della media dell’Unione europea; ed anche se pasta e pane non possono mancare sulla tavola degli italiani non ci fanno risparmiare: costano il 18% in più; si spende meno della media, invece, per bevande, tabacchi, burro, margarina e oli. E’ un sondaggio Eurostat a mettere in evidenza quanto siano “sensibilmente diversi” i prezzi per cibo, bevande e tabacco in 38 Paesi europei.

In Italia il costo medio è del 9% più alto della media dei 28 Paesi Ue (e sale al +11% se si guarda al solo cibo, escludendo i costi di bevande e tabacchi che nel nostro Paese sono invece sotto la media): il dato complessivo è in linea con la Francia, con costi più alti della Germania (+3% rispetto alla media Ue-28) e più bassi nel confronto con Regno Unito (+11%) e Austria (+20%).

Il nostro Paese è all’undicesimo posto della classifica dei 38 Paesi che vede alle prime due posizioni, entrambe fuori dall’Unione, la Svizzera (+72%) e la Norvegia (+60%). Terza la Danimarca (+45%). Per Coldiretti è colpa “delle ‘distorsioni di filiera’ che vedono aumentare in media quasi del 500% i prezzi nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola”: la differenza di costo rilevate da Eurostat tra i diversi Paesi europei “dipende anche dalle caratteristiche dalle diverse realtà del sistema agroalimentare”.

Nel dettaglio Eurostat rileva che, dati 2015, se si guarda al solo cibo i costi in Italia solo dell’11% più alti rispetto alla media dei 28 Paesi Ue. Sono invece più bassi della media per le bevande, e soprattutto per quelle non alcoliche (con prezzi sotto pari a 93 considerata la media pari a 100. 99 su 100 per le alcoliche) e per i tabacchi (92 su 100).

Per le bevande alcoliche il costo più alto è in Norvegia (+150%) ed il più basso in Macedonia (sotto la media, 61 su 100); per i tabacchi si paga più di tutti nel Regno Unito, +119% e meno in Bulgaria (50 su 100) Nel Paese della pasta i costi (in una voce che comprende anche riso, farina, pane e cereali) sono del 18% più alti (il riferimento è sempre alla media dell’Ue-28); sono invece sotto la media europea nel Regno Unito (96 su 100). +12% per le carni in Italia, con costi che volano al + 152% in Svizzera. +8% per il pesce, nonostante 8.000 chilometri di costa: in Grecia, invece, il costo del pesce è sotto la media (88 su 100).

Nel nostro Paese i prezzi sotto la media per burro, margarina e olio (97 su 100) ma ancora una volta più alti se si guarda al paniere di frutta, verdure e patate (+5% in Italia. In Francia e Regno Unito +16%, in Germania +11%, in Austria +24%; più bassi invece i costi in Belgio, appena sotto la media Ue: 99 su 100). In coda alla classifica complessiva dei 38 paesi presi in esame da Eurostat per costi di cibo, bevande e tabacchi, ed ampiamente sotto la media dei 28 Paesi Ue, i costi più bassi di tutti sono Serbia (69 fatta 100 la media), Albania (68), Romania (64), Polonia (63), Macedonia (58).

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