Alfano, particolarmente vicini agli italiani in Venezuela

Il ministro Alfano in visita all'IILA
Il ministro Alfano in visita all’IILA

ROMA. – “Italia e America Latina: in mezzo non c’è il mare che separa; in mezzo c’è il mare della Storia, della Cultura, delle Tradizioni e delle vicende umane comuni: in mezzo c’è questo splendido mare che unisce!”. Queste le parole che il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha scritto stamane sul Libro d’Onore dell’Istituto Italo-Latino Americano (IILA), dove si è recato in visita in occasione della prima riunione del Consiglio dei Delegati, presieduta dal nuovo segretario generale Donato Di Santo. A riferirlo è una nota della Farnesina.

“L’IILA – ha detto Alfano – è uno strumento prezioso e unico nel suo genere, insieme al Vertice ibero americano della Spagna, nell’ambito delle relazioni fra Paesi europei e latino-americani. Questo Istituto testimonia la lungimiranza con cui l’Italia, cinquanta anni fa, aveva inquadrato la specificità ed il potenziale delle sue relazioni diplomatiche con una parte di mondo geograficamente distante, ma molto vicina sul piano culturale e dei valori condivisi”.

“Sono convintissimo – ha aggiunto il titolare della Farnesina – che esiste una “latinità” che ci unisce in una visione comune del mondo, che ci avvicina e ci aiuta ad affrontare insieme le sfide globali”. “Anche sulla base di questo terreno di intesa comune contiamo sulla straordinaria partnership con l’America Latina per le grandi sfide, in Europa, nel Mediterraneo e nel mondo, e sugli importanti impegni internazionali, dalla presenza nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU alla presidenza del G7, su cui quest’anno l’Italia è in prima linea” ha ribadito Alfano.

A proposito dell’ottava Conferenza Italia-America Latina e Caraibi, che si terrà a Roma entro la fine del 2017, il ministro ha sottolineato che “sarà un’occasione per dare nuovo slancio alle tre linee direttrici principali della politica estera italiana verso l’America Latina: il rafforzamento del partenariato politico e dei legami speciali con la regione; la cooperazione economica e industriale; il ruolo delle comunità italiane in ogni settore”.

“In questo momento – ha concluso il ministro – la nostra attenzione è rivolta in particolare alla comunità in Venezuela, dove 150.000 italiani stanno vivendo, insieme ad altri cittadini, un periodo molto difficile. Stiamo lavorando intensamente con la Farnesina e con la rete diplomatico-consolare nel Paese per contribuire ad alleviare il peso della loro difficile situazione”.

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