Economia sommersa: se scende a livello europeo si recuperano 40 miliardi

Sommerso e illegalità
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NAPOLI. – Se il peso dell’economia sommersa ed illegale in Italia scendesse al livello medio dei Paesi dell’area Euro, sarebbe possibile recuperare il 2,5% del Pil. Circa 40 miliardi di euro. In totale, l’economia ‘non osservata’ in Italia ammonta al 20,6 per cento del Pil, cioè una cifra superiore ai 310 miliardi di euro. Nel Mezzogiorno questo rapporto sale al 28,6% del Pil, per complessivi 100 miliardi di euro e la riduzione del sommerso a livelli europei farebbe emergere 13 miliardi di euro, un valore pari al 3,6% del pil locale.

E’ quanto emerso, in occasione della presentazione a Napoli, presso la sede del Banco di Napoli, del numero monografico della rivista internazionale ‘Rassegna economica’ dal titolo ‘Reati economici ed efficienza della giustizia: impatti sul rischio di credito’.

A concludere i lavori il Capo della Polizia, Franco Gabrielli. La perdita di valore aggiunto causata dall’illegalità deve trovare – secondo quanto è stato evidenziato – un contrappeso nell’efficienza del sistema giudiziario, e sebbene l’Italia sia ancora lontana nella classifica europee per la durata dei processi e per i costi connessi alla risoluzione delle controversie commerciali, si intravedono significativi miglioramenti non solo sui tempi e procedimenti ma anche sul versante della digitalizzazione.

L’Italia è al 108esimo posto (tra le 190 economie prese in esame) nella classifica Doing Business come capacità di far rispettare i contratti. È al 25esimo posto quanto a capacità di risoluzione dell’insolvenza e procedure concorsuali. 1.120 giorni è la durata della procedura per la risoluzione di una controversia commerciale in Italia, con un costo che è pari al 23% del valore della controversia.

La durata dei procedimenti giudiziari è in diminuzione. Relativamente al primo grado di giudizio si è passati da 620 a 532 giorni negli ultimi 5 anni. Il numero dei procedimenti pendenti è in diminuzione, passando da circa 5,45 milioni a circa 3,8 nell’ultimo quinquennio. L’efficienza della giustizia e il peso della illegalità sono fattori che incidono direttamente sulla competitività del sistema economico, finanziario e imprenditoriale del nostro Paese.

Alcuni semplici indicatori lo testimoniano, secondo quanto sottolineato nel corso della presentazione della rivista. La riduzione dei tempi medi di estinzione delle sofferenze da 7 anni a 6 anni può generare un calo di 20 miliardi di euro dello stock di sofferenze entro la fine del 2020.

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