Continua a diffondersi nel mondo la contraffazione dei farmaci

ROMA. – In Italia “grazie a severità e molteplicità dei controlli e a un sistema di rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale, che mette gratuitamente a disposizione del paziente la maggior parte dei medicinali, il fenomeno della contraffazione farmaceutica è pressoché assente nei canali ufficiali. Ma a livello mondiale continua a diffondersi.

Secondo il Pharmaceutical Security Institute, i casi di contraffazione e furti registrati in tutto il mondo sono aumentati: dai 2.177 nel 2014 ai 3.002 del 2015”. Lo ha detto il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, in audizione alla Camera.

“I medicinali contraffatti sono di diverse tipologie – ha aggiunto -. Mentre nei Paesi in via di sviluppo sono principalmente quelli destinati alla cura di gravi patologie come malaria o malattie ad alta diffusione, nei Paesi sviluppati si tratta, in particolare, di quelli per migliorare le prestazioni fisiche e sessuali”.

“Nessun farmaco contraffatto, in nessun caso è equivalente in qualità, sicurezza ed efficacia ai corrispondenti originali – ha sottolineato Scaccabarozzi -. La produzione di tali farmaci non avviene secondo le stringenti norme di buona fabbricazione e neppure la conservazione rispetta le buone norme di distribuzione. Il principio attivo può essere assente, sotto dosato o diverso dal dichiarato. Senza dimenticare che possono essere contenute sostanze dannose e addirittura letali”.

Con una direttiva europea (2011/62/UE), ha evidenziato Scaccabarozzi, è stato regolamentato il tema della contraffazione, ed è previsto “un sistema di tracciatura europeo finalizzato ad impedire l’ingresso di medicinali falsificati nella catena di fornitura legale”.

“Farmindustria – ha concluso il presidente – ha anche collaborato con l’Unità Prevenzione e Contraffazione dell’Aifa, per la realizzazione dello spazio web Medicrime, in cui sono raccolte tutte le segnalazioni di furti e smarrimenti inviate dalle aziende farmaceutiche”.