Medico con doppio lavoro, deve risarcire 320mila euro

(ANSA) – BOLOGNA, 13 FEB – Dal 2009 al 2013 ha lavorato come medico dell’emergenza territoriale dell’Ausl di Piacenza, pur essendo allo stesso tempo dipendente del Comune di Bologna. Con questo doppio lavoro, ha violato il dovere di esclusività e la Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna, accogliendo la richiesta della Procura contabile, ha condannato un 65enne, G.R., al risarcimento di 323mila euro all’Azienda sanitaria piacentina, cioé i compensi ricevuti nel periodo in esame, e di 25mila euro al Comune di Bologna, per giornate di retribuzione non dovuta. Nei confronti del medico anche la Procura di Piacenza ha aperto un’indagine per truffa e falso ideologico. Dipendente comunale a Bologna dal 1979 al 2013, dal 2000 era passato ad un part time per fare il medico in libera professione. Dal 2009 ha avuto però un incarico annuale dall’Ausl, prorogato fino al 2012 e in questo periodo, per i giudici, ha intenzionalmente violato le norme sull’incompatibilità per i medici titolari di rapporti convenzionali col Servizio sanitario. (ANSA).