Allarme in California, la “Big Dam” rischia il collasso

NEW YORK. – Non è un terremoto stavolta a minacciare la California, ma la tenuta della diga di Oroville, la più alta degli Stati Uniti. Una lesione nella valvola di emergenza che permette il deflusso delle acque in eccesso – quello che in gergo tecnico si chiama ‘sfioratore’ – fa temere il peggio, anche il collasso di una parte della struttura. Per questo è stata ordinata l’evacuazione forzata di circa 200 mila residenti. Troppo grande il pericolo di inondazioni.

L’allarme per la ‘Big Dam’ – come viene soprannominata la diga che si trova a circa 250 chilometri a nord-ovest di San Francisco – è scattato domenica, dopo che una crepa aveva fatto riversare nel lago di Oroville acqua e detriti che ne hanno fatto alzare il livello in modo pericoloso, come non si era mai visto negli ultimi 50 anni.

A quel punto le autorità hanno dato l’ordine di evacuazione immediata e migliaia di persone si sono riversate lungo le principali arterie stradali causando ingorghi giganteschi, con il traffico in tilt per ore. Una decina di villaggi sono stati completamente abbandonati.

Il governatore dello Stato della California Jerry Brown ha dichiarato lo stato di emergenza, che rimane tutt’ora in vigore, anche se le autorità hanno comunicato che i livelli dell’acqua si sono abbassati nelle ultime ore. Non si sa dunque quando i residenti potranno rientrare nelle loro case.

“Un danno ad una struttura come quella potrebbe avere conseguenze catastrofiche”, ha sottolineato Bill Croyle, responsabile del dipartimento delle risorse idriche dello stato della California, spiegando come la crepa venutasi a creare “non si può riparare”.

E se al momento la situazione sembra sotto controllo, la minaccia sono i temporali previsti per i prossimi giorni. Con la diga che si è danneggiata proprio per l’abbondanza di pioggia caduta dopo una prolungata siccità. Con i suoi quasi 235 metri d’altezza, la diga di Oroville supera di oltre 13 metri quella più famosa di Hoover, al confine tra Nevada e Arizona.

La struttura serve il lago di Oroville, uno dei laghi artificiali più grandi della California. Il lago è come il rubinetto che regola l’erogazione di acqua nel Golden State. E’ di capillare importanza per irrigare la Central Valley, il polmone agricolo dello Stato, negli ultimi anni messo in ginocchio a causa delle ripetute siccità. Di recente invece la parte occidentale dello Stato, dove si trova la diga, è stata colpita da piogge record, al punto da portare il livello delle acque a livelli senza precedenti da parecchi decenni.

Il problema sono proprio gli “sfioratori”, delle valvole di emergenza che servono a rilasciare acqua in modo controllato per evitare che possa tracimare. Intanto, 23 mila tra soldati e avieri sono stati mobilitati in tutta la California. L’ultima volta che si è verificata una mobilitazione del genere risale al 1992, durante le rivolte razziali di Los Angeles.

(di Gina Di Meo/ANSA)

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