In Italia la destra “trumpiana” riparte dalla Fiamma Tricolore

ROMA. – La destra ‘sovranista’ riparte dalla Fiamma Tricolore. La nuova forza politica di Gianni Alemanno e Francesco Storace che guarda a Trump e Le Pen, sceglie un simbolo antico, quello del vecchio Msi, seppur stilizzato, per rilanciare, oggi un movimento, domani una coalizione di centrodestra fortemente anti-Bruxelles, molto vicina alla Lega di Matteo Salvini. Un asse talmente forte che i due ex esponenti della destra sociale di An annunciano la loro partecipazione alle primarie convocate l’8 aprile dal leader ‘lumbard’.

“E’ presto per parlare di nostre candidature, ad ogni modo noi ci saremo”, assicura Storace. Il nome definitivo della nuova ‘Cosa’ di destra verrà scelto online nei pochi giorni che mancano al Congresso di fondazione, in programma a Roma il prossimo week end con circa 1.500 delegati provenienti da tutta Italia. In lizza alcuni riferimenti al recente passato, da ‘Azione Nazionale’, a ‘Destra Nazionale’ a un terzo simbolo che inserisce anche la dicitura “Per la Sovranità”.

Ma la linea politica è già chiara e si snoda lungo tre tappe: la prima, domenica prossima, con la nascita della nuova casa comune della destra, quindi la creazione di un vero e proprio polo sovranista assieme alla Lega e Fdi, attraverso appunto primarie. Infine, una coalizione aperta a tutte le realtà, da Forza Italia a Idea a Raffaele Fitto, già insieme ai tempi dei comitati del no al referendum renziano.

Il progetto è ambizioso: creare un nuovo centrodestra, che, assicura l’ex Presidente della Regione Lazio, “avrebbe strada spianata contro un Pd in crisi gravissima e un M5s che passa da un fallimento a un altro”. Storace e Alemanno si rendono conto che al momento, contro questo modello di centrodestra, a trazione ‘sovranista’, c’è Silvio Berlusconi. E che il dissenso prenderà corpo già alle primarie di aprile.

Tuttavia lanciano un messaggio chiaro all’ex premier: “Fa malissimo a sottovalutare queste consultazioni popolari: quello che sta nascendo in Italia e nel mondo è l’affermazione della destra dal basso. Berlusconi – prosegue Storace – non può pensare che la prossima leadership del centrodestra si possa decidere in una stanza, sarebbe un suicidio. Credo che avremo bisogno di qualcuno più giovane di Berlusconi. Lui andrebbe bene se si presentasse Napolitano…”.

Intanto, forti del vento che soffia da Washington arrivando all’Europa, Alemanno rilancia un “sovranismo nazionale e responsabile”, in grado di “rappresentare quel ceto medio spazzato via dalla crisi, che vuole riappropriarsi dei propri poteri nazionali, della propria moneta, ribellandosi ai vincoli esterni di Bruxelles”.

Un ‘sovranismo’ che assume anche un carattere ‘costituzionale’: “Noi della destra italiana – osserva l’ex sindaco di Roma – oggi rivendichiamo la Costituzione italiana come vero baluardo ai vincoli imposti da Bruxelles: i suoi principi fondamentali, il richiamo ai diritti sociali e la sovranità popolare sono i nostri valori da difendere. La Carta rappresenta un vero punto di riferimento per difendere l’Italia dalle regole neoliberiste dell’Unione europea”.