Yellen avverte, dalle politiche di Trump rischio per i conti pubblici

Debito Usa record. Yellen ancora in corsa per Fed

NEW YORK. – Janet Yellen avverte Donald Trump: i conti pubblici americani sono già su una traiettoria ”insostenibile” e nel delineare le politiche di bilancio vanno tenuti sotto controllo. Il rischio è quello di un’implosione con ricadute sulla crescita, sulla quale potrebbero avere un effetto negativo anche restrizioni all’immigrazione e l’abolizione dell’Obamacare. Attenzione serve anche per l’allentamento della riforma di Wall Street: una revisione delle regole ”è legittima e appropriata” ma le norme hanno svolto il loro compito, rendendo il sistema finanziario più resistente e le banche più solide con maggiore capitale.

Il presidente della Fed, nella sua prima audizione al Congresso dell’era Trump, si sottopone al fuoco di fila incrociato di domande dei senatori, tutte orientate a capire l’impatto delle possibile misure si bilancio sulla politica monetaria della Fed.

Yellen risponde cauta, mettendo in guardia sul fatto che non ci sono ancora informazioni chiare sulle norme allo studio e che la Fed non agisce sulla base delle indiscrezioni. Ma ammettendo allo stesso tempo che le misure in via di definizione potrebbero spingere la produttività e la crescita, spingendo la Fed ad agire.

”Aumenti di interesse sono appropriati nel 2017. Ne parleremo alle prossime riunioni” dice il presidente della banca centrale, lasciando di fatto aperta la porta a una stretta in marzo. L’economia americana cresce e se continua sull’attuale traiettoria positiva potrebbero servire ”aggiustamenti” da parte della Fed.

In attesa di chiarimenti, che potrebbero arrivare nelle prossime settimane sul fronte delle tasse, Yellen osserva come ”attendere troppo per una stretta sarebbe imprudente”, perché costringerebbe la Fed ad agire più rapidamente del previsto con il rischio di far scivolare l’economia in recessione.

Nel complesso il presidente della Fed presenta un quadro ottimista sullo stato dell’economia, con la crescita che prosegue anche se a livelli deludenti, e il mercato del lavoro che continua a rafforzarsi. Restano indietro, nonostante i recenti progressi, i salari, ”rallentati dalla bassa produttività”. Yellen, confermando che resterà alla Fed fino alla fine del mandato, mette in guardia anche dal rivedere la riforma di Wall Street, aspramente criticata dalla Casa Bianca.

”Ha creato istituzioni too-big-to-fail. Ha fatto l’opposto di quanto si era prefissata, e ha esposto ancora di più i contribuenti a rischi” afferma Sean Spicer, il portavoce della Casa Bianca. Nelle ultime ore il Senato ha confermato Steven Mnuchin a segretario al Tesoro e ci potrebbe essere a breve un’accelerazione nell’allentamento delle norme che, secondo l’amministrazione, limitano il credito e la crescita.

”Non ci sono prove sul fatto che la Dood-Frank abbia avuto un effetto molto negativo sulla crescita” mette in evidenza il presidente della Fed di Richmond, Jeffrey Lacker. Yellen però apre a collaborare con il Tesoro americano sulla revisione delle norme, convinta che è meglio cercare un dialogo che essere tagliata fuori con il rischio di dover intervenire solo in caso di crisi.

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