Piano di rilancio dell’Alitalia, il Governo attende i dettagli

ROMA. – Finalmente si saprà a che punto sta l’atteso piano industriale di Alitalia. Nel primo pomeriggio infatti si riunirà il consiglio di amministrazione della compagnia, che discuterà delle dimissioni di Roberto Colaninno e farà un primo giro di tavolo anche sullo stato di avanzamento della valutazione in corso da parte degli advisor indipendenti. Intanto il Governo, che si prepara all’incontro di lunedì con i sindacati, si aspetta che l’azienda si ripresenti con il piano pronto “molto presto”.

Il consiglio di amministrazione, che poco più di tre settimane fa ha formalizzato la nomina dei consulenti esterni Roland Berger e Kpmg, torna a riunirsi e farà il punto sulla valutazione che gli advisor stanno facendo sulle 158 pagine di piano preparate dall’a.d. Cramer Ball. Tema su cui si sarebbero confrontati a Milano anche soci, banche e advisor.

Sul tavolo del board ci sono poi le dimissioni di Colaninno dal cda: il patron di Immsi, che è anche presidente onorario della compagnia ed è stato uno dei protagonisti della cordata italiana per la rinascita di Alitalia nel 2008, ha infatti annunciato nei giorni scorsi con una missiva ai vertici della compagnia di voler lasciare. Colaninno, secondo quanto si apprende, considera concluso il proprio ciclo in Alitalia e dietro questa decisione non ci sarebbe nessun contrasto ma l’intento dell’imprenditore di “curare le proprie aziende”.

Nel frattempo il Governo è ancora in attesa di vedere le carte chieste all’azienda più di un mese fa. Secondo il ministro dello sviluppo Carlo Calenda però non manca molto: vedremo l’azienda, “molto presto, non appena avrà pronto il piano industriale”, ha detto il ministro, sottolineando l’importanza di “trovare una soluzione. Ci sono in gioco tante cose tra cui moltissimi lavoratori”.

Il lavoro degli advisor, tuttavia, secondo quanto si apprende, non è ancora concluso e quando sarà pronta la valutazione, il piano dovrà essere condiviso dai soci e solo a quel punto l’azienda potrà torneare dal Governo. Nell’attesa saranno i sindacati, che nei giorni scorsi hanno interrotto le trattative con Alitalia per il rinnovo del contratto e hanno anche inviato formale diffida all’azienda, ad incontrare il Governo.

Lunedì è infatti in programma al Ministero dei trasporti una riunione con i ministri Calenda, Delrio e Poletti. “Aspettiamo di sentire quello che hanno da dirci”, ha detto Delrio. Quello che illustreranno i sindacati è lo “stato di incertezza che si vive in questi giorni, che carica di ansia e preoccupazione i lavoratori”, ha spiegato Piras della Fit Cisl, che si aspetta però anche di conoscere il punto di vista del Governo.

Protestano invece le sigle professionali Anpac e Anpav e gli autonomi dell’Usb, che non sono stati invitati all’incontro (segnale “molto preoccupante”) e confermando lo sciopero di 24 ore del 23 febbraio. Giornata che sarà particolarmente calda per il trasporto aereo, con anche lo stop di 4 ore dei sindacati di categoria per Alitalia e tutto il settore.

(di Enrica Piovan/ANSA)

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