Alitalia: nuovo piano per fine mese

La scritta Alitalia sull'ala di un aereo.
La scritta Alitalia sull'ala di un aereo.

FIUMICINO. – Il nuovo piano di rilancio di Alitalia sarà pronto a fine mese. E’ questa l’attesa indicazione arrivata dal consiglio di amministrazione della compagnia, che ha visto Etihad e i soci bancari assicurare il loro pieno allineamento sul futuro dell’aviolinea, pur riconoscendo che resta ancora un “grande lavoro da fare”. Ma una bacchettata ai vertici della compagnia arriva dal Governo, con il ministro dei trasporti Graziano Delrio che ammonisce di “non far pagare ai lavoratori gli errori dei manager”.

Il consiglio di amministrazione, nelle oltre tre ore di riunione, è stato aggiornato sul lavoro dell’advisor Roland Berger che sta redigendo una valutazione indipendente sul piano preparato dall’a.d. Cramer Ball: un primo giro di tavolo su un lavoro che si concluderà tra un paio di settimane. Il board ha infatti indicato che il piano rivisto sarà presentato al cda alla fine del mese. Successivamente il piano verrà portato al Governo e l’indicazione è di lavorare rapidamente per poterlo presentare prima possibile.

Restano confermati gli obiettivi di riduzione dei costi, che insieme all’aumento dei ricavi sono uno dei due capisaldi del piano: Ball, aggiornando il cda anche sulla situazione finanziaria della compagnia, ha spiegato che Alitalia è in linea con l’obiettivo di arrivare ad una riduzione dei costi di almeno 160 milioni di euro nel 2017, così come annunciato nella precedente riunione del board di gennaio.

Il nuovo piano sarà un momento di verifica anche per i soci: “Sulla base del nuovo piano si prenderanno delle decisioni sul futuro e su quello che bisognerà fare”, ha detto Gaetano Miccichè, rappresentante di Intesa in cda, precisando che ora è impossibile dire se ci sarà bisogno di nuovi capitali.

Per il momento, comunque, Etihad (che ha ribadito il proprio “forte impegno” a sostegno del piano) e i soci bancari assicurano di essere “pienamente allineati sul futuro di Alitalia”. Nonostante il “grande lavoro” che ancora resta da fare – ha spiegato il vicepresidente James Hogan in cda – per rendere la compagnia “competitiva ed economicamente sostenibile sul mercato”.

Sulla compagnia intanto piovono le critiche del ministro Delrio, secondo il quale “siamo in presenza di una profonda crisi dell’ex compagnia di bandiera” e i sacrifici ai lavoratori si possono chiedere solo “se ci sono piani industriali seri” e “non se fai pagare a loro le scelte strategiche sbagliate che hai fatto”.

Critiche che il ministro fa evidenziando invece il caso positivo delle compagnie low cost (“ho chiuso due accordo, uno con Ryanair e uno con Easyjet, in cui metto a disposizione nel 2017 5 milioni di posti passeggeri in più”) e il fatto che il traffico passeggeri sia in aumento.

Parole accolte con sorpresa in Alitalia: tanto che fonti della compagnia fanno sapere che, “se il modello di successo citato dal ministro è quello di Ryanair e Easyjet, Alitalia per essere competitiva non potrà che allineare la propria struttura di costi a quella delle low cost, anche per quanto riguarda i costi del personale e la sua produttività”.

Il board ha anche preso atto delle dimissioni di Roberto Colaninno, ringraziandolo per “l’importante contributo dato all’azienda negli anni”: sarà Cai a proporre un nuovo membro, mentre presto sarà indicato anche il successore di Antonella Mansi, dimessasi a dicembre.

(di Enrica Piovan/ANSA)