Grillo e Casaleggio a Roma, programma e attacco a Renzi

Beppe Grillo (S) e Davide Casaleggio abbracciati sul palco della festa del M5S a Palermo
Beppe Grillo (S) e Davide Casaleggio abbracciati sul palco della festa del M5S a Palermo, in una immagine tratta da profilo Facebook del movimento, 24 settembre 2016. ANSA/FACEBOOK M5S
Beppe Grillo (S) e Davide Casaleggio abbracciati sul palco della festa del M5S a Palermo, in una immagine tratta da profilo Facebook del movimento, 24 settembre 2016.
ANSA/FACEBOOK M5S

ROMA. – Un colpo di acceleratore per stringere sulla squadra e sul programma di governo, con una serie di incontri ben calibrati con un ristretto numero di parlamentari. E’ l’agenda della visita romana di Beppe Grillo e Davide Casaleggio scesi a Roma per affrontare innanzitutto la questione dello Stadio con la sindaca ed un gruppo ‘scelto’ formato dal vicesindaco Luca Bergamo, i due deputati “tutori” della Giunta Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede, l’avvocato Luca Lanzalone e la presidente della commissione urbanistica Donatella Iorio.

Tutti segnali che indicano la direzione intrapresa: su programma, candidature e Roma la cerchia degli interlocutori dei vertici del Movimento si sta facendo sempre più stretta e tende a tenere a distanza chi si mostra, anche cercando di fare il bene del Movimento, più critico sulle scelte.

Il Movimento guarda infatti a quanto sta accadendo in casa Pd per cercare di decifrare i segnali che arrivano sulla durata della legislatura e vogliono tenersi pronti. La blindatura della sindaca, elogiata da Grillo per i risultati che avrebbe ottenuto, continua a far parte del progetto.

Grillo affonda la sua lama contro il segretario del Pd che, dice, sta “rifondando la Dc” e ironizza sul destino dell’ex premier: “Voglio lanciare un appello a Renzi: il Paese ha bisogno di un tuo aiuto, l’ultimo contributo prima di sprofondare nell’abisso”.

Ma il timore che la crisi provocata dalla minoranza dem possa allontanare le elezioni che i 5 Stelle vogliono fare il più in fretta possibile è evidente. “Non tirate troppo la corda. Non provocate oltre il popolo” avverte il blog di Grillo che sogna ancora la sua road map: “Si può andare al voto a giugno approvando la proposta del M5s per la legge elettorale a marzo e ad aprile sciogliere le Camere” e minaccia: “Se andate oltre (con le vostre beghe, con un premier invisibile, per prendervi la pensione) gli elettori se lo ricorderanno”.

L’altro timore che serpeggia tra i 5 Stelle lo mette in chiaro il deputato della Commissione Affari Costituzionali, Danilo Toninelli: “Se ci sarà davvero una scissione tra le varie correnti, sarà solo perché si saranno già accordati sull’inserimento del premio di coalizione, meglio noto come premio di ammucchiata, nella nuova legge elettorale”.

Se così dovesse essere, nei ragionamenti del M5s, quello che dovrebbe essere un indebolimento della maggior forza che contende nei numeri il M5s, potrebbe addirittura rafforzarsi. Senza contare che il Movimento che già subisce su alcuni temi la concorrenza della Lega Nord, ora teme anche la concorrenza a sinistra.

Intanto il percorso per il programma prova ad andare avanti: “stiamo proseguendo i lavori per gruppi tematici, poi inizieremo a metterli in votazioni” spiega un drappello di parlamentari che oggi hanno visto Casaleggio che conferma: “oggi stiamo lavorando sul programma. Faremo una serie di voti on-line”.

Tra questi manca all’appello, tra i tanti, anche Roberta Lombardi che di recente è stata di nuovo zittita dal blog per aver criticato il progetto sullo Stadio. La deputata, però, rilancia sui contenuti ed oggi ripropone dal suo profilo un tema che ha tanto l’aria di essere una proposta per il programma 5 Stelle: la tassazione dei robot per garantire il reddito delle persone.

“E’ venuto il momento di affrontare l’impatto della tecnologia sull’occupazione” propone la deputata prendendo come spunto l’esame del Parlamento Europeo per la prima risoluzione per un diritto civile sulla robotica, proposta che prevedeva anche l’introduzione di un reddito base per i cittadini e la quasi analoga proposta di risoluzione presentata in Commissione dal collega 5 Stelle Claudio Cominardi.

(di Francesca Chiri/ANSA)