Tajani avverte Trump: “Malloch non è gradito in Ue”

Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani
Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani durante il forum Ansa, Roma, 21 febbraio 2017. ANSA/ETTORE FERRARI

ROMA. – Il possibile futuro ambasciatore americano presso l’Unione europea Ted Malloch non è gradito a Bruxelles, che rivendica la continuità della storica amicizia con Washington ma non è disponibile ad accettare insulti da nessuno. Tantomeno da chi – come il prossimo possibile rappresentante di Trump in Europa – solo pochi giorni fa ha sparato a zero sulle istituzioni comunitarie.

Il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, in un forum all’ANSA, ha sottolineato che “la stragrande maggioranza del Parlamento europeo” si è espressa contro Malloch, dicendosi “convinto” al contempo che “il pensiero del presidente degli Usa” sull’Europa “non sia quello”.

“Gli Usa rimangono il maggiore interlocutore dell’Europa a livello mondiale, siamo amici degli Usa” e “siamo disponibili ad ascoltare tutti i consigli e tutte le critiche. Ma non siamo sottomessi a nessuno e non prendiamo ordini da nessuno”, ha scandito Tajani precisando, senza giri di parole, che “non siamo disposti ad accettare insulti da persone che probabilmente non conoscono l’Unione Europea e che il Parlamento europeo a stragrande maggioranza ha dichiarato non gradite”.

“E’ come se invitassi a casa mia una persona che dice: ‘butto benzina sul pavimento e do fuoco alla casa’. E’ persona, questa, non gradita”, ha sintetizzato Tajani tanto per rendere chiaro a tutti come la pensa l’Europarlamento.

Una risposta, la sua, non solo alle domande emerse dal forum ma direttamente a quel Malloch che ha definito l’Ue “non democratica e gonfia di burocrazia e anti-americanismo rampante”. E che ha suscitato immediate reazioni nel mondo politico.

Il segretario della Lega Matteo Salvini si è detto “sconcertato per l’ignoranza e l’arroganza” di Tajani sul “professor Ted Malloch, forse sgradito ai burocrati di Bruxelles, ma con un curriculum di fronte al quale il signor Tajani dovrebbe avere solo rispetto”.

D’accordo con il presidente del Parlamento, invece, il presidente della Commissione esteri della Camera Fabrizio Cicchitto, per il quale le dichiarazioni di Tajani “sono del tutto condivisibili”. Per il vicesegretario federale della Lega Nord Lorenzo Fontana, le affermazioni di Tajani sono “inopportune e sconcertanti” mentre Simone Furlan, dell’ufficio di presidenza di Forza Italia, “si schiera” con Tajani dalla parte dell’Europa e contro i populismi.

Ma il presidente del Parlamento Ue non sbatte la porta in faccia a nessuno. E sulla possibile deriva protezionistica del nuovo inquilino della Casa Bianca, aspetta di vedere “quale sarà effettivamente la posizione vera di Trump”. Pur precisando l’assoluta necessità di “impedire” che gli Usa interloquiscano separatamente con ciascuno dei Ventisette, perché ciò costituirebbe un indebolimento di un’Europa che già di suo, di fronte a sfide ad alto rischio come terrorismo e crisi migratoria, ha dato risposte che finora “non sono state all’altezza”.

Così come l’Unione continua a essere debole, ha riconosciuto Tajani, sul dossier più che sensibile della crescita. “Non possiamo pensare di avere solo il pilastro del rigore e non quello della crescita”, ha insistito. Anche in tema di capacità di reazione alle crisi, la sveglia, per Bruxelles, dovrebbe suonare sul fronte della difesa e della sicurezza. E se la Nato, ha ricordato Tajani, resta uno “strumento indispensabile”, è “altrettanto importante che l’Ue compia un passo in avanti sul fronte della difesa comune” per arrivare a “un esercito comune” in grado di fare “grandi interventi” come missioni di pace e rafforzare, tra l’altro, “la difesa delle frontiere”.

(di Eloisa Gallinaro/ANSA)

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