Camusso tra i lavoratori: “Stanno tornando forme di schiavismo”

Susanna Camuso dal palco di una manifestazione della CGIL.
Susanna Camuso dal palco di una manifestazione della CGIL

ROMA. – Un incontro tra chi lavora nel mondo dell’informazione per “rivendicare simbolicamente il diritto a parlare” di occupazione e lanciare un allarme su “ritorni”, rigurgiti, di forme “di servitù e schiavismo”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha inaugurato la giornata che segna l’inizio della campagna per il sì ai referendum su voucher e appalti.

“Il Governo fissi la data” per la consultazione, è tornata a chiedere la leader del sindacato, ricordando che manca poco più di un mese alla scadenza per calendarizzare il voto sui quesiti. Non solo, Camusso insiste anche per mettere nell’agenda dei lavori parlamentari la Carta dei diritti universali, un nuovo Statuto del lavoro. Tanto che, in una riunione con il gruppo M5s alla Camera, si è detta “preoccupata” di eventuali slittamenti rispetto agli impegni presi, anche dal Pd sul tema.

Quello che conta per il segretario generale è infatti “ricostruire un’identità del lavoro”, oggi “frammentata” e sempre più a rischio di dissolversi o tornare indietro di decenni. Ecco allora l’alert sulle forme di schiavismo: “magari – chiarisce – le vediamo come lontane, perché appartengono al mondo dell’agricoltura e dell’edilizia, ma quando diventano forme tollerate e consentite” possono anche “allargarsi”.

Per la leader della Cgil è venuto il momento di farsi qualche domanda, visto che ci ritroviamo in un sistema in cui, dice riferendosi al caso Sky, “esuberi e esuberi e trasferimenti non hanno motivazioni se non l’aumento dei profitti”. ‘Vis a vis’ con i lavoratori della Repubblica, Camusso parla del “downgrade del nostro Paese” non pensando alle agenzie di rating ma guardando “alle condizioni delle persone”.

La verità per Camusso è che “siamo diventati tutti più low cost” e il pericolo è quello di cadere in una spirale che porta alla “deriva”. La Cgil però assicura che vuole fare muro contro “il peggio”, e per questo i referendum diventano anche una bandiera.

Da oggi, infatti, partono i camper del sindacato per raccontare le ragioni dei quesiti in giro per il paese e far crescere la pressione affinché il giorno delle elezioni amministrative sia anche quello per la consultazione referendaria.

Le iniziative non finiscono qua. La numero uno della Cgil si è impegnata con i lavoratori di Sky a chiedere l”apertura di un tavolo a palazzo Chigi sulla vertenza. Ma c’è di più, per Camusso è anche ora di fare una discussione più generale. Al presidente del Consiglio “bisogna anche chiedere – spiega – di provare a riproporre nel Paese un’etica del lavoro”.

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