Egitto: Isis brucia vivo un giovane

(ANSA) – IL CAIRO, 27 FEB – Un giovane musulmano è stato “bruciato vivo” da jihadisti dell’Isis “a Rafah”, nel Sinai nord-orientale: lo riferiscono diverse fonti locali che affermano di essere testimoni oculari. Le fonti, almeno quattro, hanno detto all’ANSA che al giovane inoltre “sono stati cavati gli occhi”. La vittima si chiamava Ahmad Hamed e, secondo i testimoni, è stato ucciso con l’accusa di essere un collaboratore. Già in passato egiziani che collaboravano con le autorità nella lotta contro l’Isis nella zona al confine con la Striscia di Gaza sono stati colpiti per rappresaglia e per scoraggiare altri dal farlo: vi erano stati anche diversi casi di sgozzamenti e decapitazione (una ventina solo tra il 2013 e il 2014 secondo il computo di un sito egiziano). Nel Sinai nord-orientale la branca egiziana dell’Isis (gli ex-“Ansar Beit el-Maqdes”) da tre anni e mezzo conduce una sanguinosa guerriglia contro l’esercito.