Gay: arcivescovo Trento, la donna non è un’incubatrice

(ANSA) – TRENTO, 5 MAR – “Generare un figlio non è operazione tecnica, la donna non è un’incubatrice, partecipa con tutto il suo vissuto alla generazione”. Lo dice l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi sulle vicenda dei bimbi affidati ad una coppia gay. “Mi pare fuori da ogni logica – dice Tisi in una conversazione con il quotidiano Il Trentino – pensare di affidare la gestione di un figlio ad una figura terza. Il figlio è della madre che lo ha portato in grembo”. “Queste operazioni – prosegue l’arcivescovo – evidenziano una gravissima mancanza di rispetto: mancanza di rispetto per la donna e al contempo per il suo bambino”. “La mia opinione – dice Tisi – è che la genitorialità passa per l’elemento fisico-biologico che non è un processo meccanico. Non si può fare finta che non esista”. “Non può essere la legge – conclude l’arcivescovo – a stabilire un legame così profondo, dimenticando l’origine della vita, facendo finta che questa non esista. Ci troviamo di fronte all’umiliazione della figura femminile”. (ANSA).