Scuola: Fedeli, circolare su Gramsci in tutti gli istituti

(ANSA) – GHILARZA (ORISTANO), 6 MAR – “Una circolare a tutte le scuole nell’ottantesimo anniversario della morte di Antonio Gramsci per far conoscere una figura fondamentale per quanto ha dato, per quello che ha scritto, per quello che ha pensato e anche per la sua straordinaria attualità”. Lo ha annunciato la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, questo pomeriggio a Ghilarza, al termine della visita alla Casa Museo Antonio Gramsci. “Che bello esser qui” ha esordito davanti al ritratto del grande intellettuale e scrittore sardo che domina il minuscolo ingresso della Casa Museo. A guidare la ministra nelle stanze dove Gramsci visse la sua adolescenza, il presidente della Fondazione che gestisce la Casa Museo, Giorgio Macciotta, e la direttrice Elisabetta Pilia. La tappa a Ghilarza del suo minitour in Sardegna era cominciata alla palestra delle scuole medie per il convegno sulla cultura dell’accoglienza organizzato dagli studenti della seconda C assieme ai loro professori a conclusione della seconda fase del progetto “Buona fortuna fratello mio”, col quale hanno partecipato al concorso “Testimoni dei diritti” bandito dal Senato e dal ministero dell’Istruzione guadagnandosi il superamento della prima fase assieme ad altre 14 scuole della Penisola. “Ho molto apprezzato il vostro lavoro”, ha detto la titolare dell’Istruzione ai ragazzi che hanno coinvolto nel progetto i numerosi immigrati ospiti delle strutture di accoglienza presenti nel territorio. Ed è stata ricambiata con una doppia ovazione degli studenti arrivati dalle scuole del paese e da tutto il circondario per assistere alla tavola rotonda. La prima al suo arrivo quando, stravolgendo il rigido protocollo predisposto dagli organizzatori, la ministra è andata a stringere le loro mani e quelle di alcuni immigrati che hanno collaborato al progetto. La seconda al termine del convegno, quando è andata a complimentarsi con gli studenti del corso musicale che avevano appena suonato per lei, accogliendo con entusiasmo anche l’invito delle studentesse per fare qualche passo di ballo sardo accompagnati da un organetto. Alla fine l’immancabile selfie assieme a loro.(ANSA).